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09 Settembre 2020 - 19:24
L'agente di polizia penitenziaria ucciso dalla camorra
La sera del 15 ottobre del 1982, l'agente di Polizia penitenziaria, Gennaro De Angelis, veniva ucciso per aver detto di no alla camorra e oggi, per onorarne il sacrificio, il carcere di Arienzo, nel casertano, e' stato intitolato alla sua memoria. De Angelis prestava servizio nel carcere di Poggioreale, era sposato e aveva tre figli, fu freddato da due sicari a volto coperto, mentre giocava a carte in un circolo ricreativo di Cesa, il piccolo paese casertano dov'era nato. La sua colpa era stata di essere un addetto alla ricezione dei pacchi dei detenuti e di non aver abbassato la testa ai criminali che pretendevano di far entrare nel carcere armi e altri contenuti illegali. "Oggi - ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi - per impegni parlamentari non ho potuto partecipare alla cerimonia di intitolazione della casa circondariale di Arienzo in ricordo dell'estremo sacrificio dell'agente De Angelis che aveva appena 37 anni e ha dato la vita per rimanere fedele al suo mandato e non cedere al ricatto della camorra. In quegli anni a Poggioreale si combattevano guerre sanguinarie tra clan nemici e De Angelis con la sua fermezza ha impedito loschi affari e regolamenti di conti. Alla sua famiglia e all'amministrazione del carcere giunga il mio piu' sentito ringraziamento e saluto".
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