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Coronavirus in Campania, De Luca: «Se curva contagi non cala richiuderemo tutto»

Coronavirus in Campania, De Luca: «Se curva contagi non cala richiuderemo tutto»

«Se vogliamo convivere con il Covid tenendo aperte le attività economiche, dobbiamo rispettare rigorosamente le regole e sottoporci a qualche piccolo sacrificio. La mascherina va indossata sempre quando si è fuori, e sulla bocca. Se non sarà così, e tra 3 o 4 giorni verificheremo con i nostri epidemiologi che la curva del contagio, anziché stabilizzarsi o scendere si aggrava, noi chiuderemo tutto. Se l'alternativa è passeggiare in allegria o avere i morti per strada, io credo che non ci siano dubbi sulla scelta da fare».

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.

«Non è una cosa che fa piacere dire - ha aggiunto - ma abbiamo il dovere di dirla. Vi invito calorosamente, vi prego di raccogliere questa raccomandazione, facciamo questo piccolo sacrificio se vogliamo tenere aperte quante più attività economiche possibili, altrimenti non sarà consentito. Dopo l'ordinanza di ieri, che prevede l'obbligo dell'uso della mascherina per tutti i nostri concittadini per tutta la giornata, ci sarà un periodo di 24 ore di tolleranza. Le polizie municipali e le forze dell'ordine avranno un minimo di tolleranza avvertendo chi non porta la mascherina. Passate le 24-48 ore devono partire con le contravvenzioni da 1.000 euro».

«SITUAZIONE PIù GRAVE DI MARZO». «Oggi dal punto di vista dei positivi che quotidianamente individuiamo, siamo in una situazione più grave di quella che avevamo a marzo, aprile e maggio». I nuovi casi di positività al coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania, ha spiegato De Luca, «sono 253 con 7.600 tamponi fatti e con una percentuale di positivi del 3,38%. Abbiamo 371 persone ricoverate per ricoveri ordinari, abbiamo 552 posti letto disponibili per pazienti Covid. Complessivamente come Regione Campania abbiamo la possibilità di arrivare in tempi brevissimi a 940 posti letto per pazienti Covid non gravi. Il dato è gestibile, ma dobbiamo lavorare a quello che succede tra 10 giorni e, secondo le previsioni, da qui al 21 ottobre avremo altri 5mila contagi positivi, quindi dobbiamo calcolare un 10% di ricoveri rispetto al numero dei positivi. Da qui a metà ottobre la situazione sarà delicata e richiederà la massima attenzione per garantire un posto letto per un paziente Covid non grave nei nostri ospedali. In queste ore stiamo lavorando per garantire il raggiungimento di questo obiettivo e arriveremo ad avere sostanzialmente mille posti letto Covid disponibili. Ovviamente, se la situazione diventerà drammatica, troveremo altri posti letto facendo l'unica operazione possibile: rinviando gli interventi ordinariamente previsti». 

FORZE DELL'ORDINE. «Dal punto di vista dell'impegno delle forze dell'ordine è indispensabile una svolta radicale». «Se si fanno le ordinanze e nessuno controlla che vengano rispettate - ha aggiunto De Luca - stiamo prendendo in giro gli italiani. Lasciamo perdere i mesi che abbiamo alle spalle, rispetto ai quali la mia valutazione è che le forze dell'ordine siano scomparse rispetto all'obbligo dei controlli. Da oggi io chiedo formalmente al Ministero dell'Interno di sapere qual è il piano di intervento delle forze dell'ordine per garantire il rispetto delle ordinanze nazionali e regionali, altrimenti non stiamo facendo il nostro dovere e stiamo prendendo in giro gli italiani». De Luca ha proseguito: «Se diciamo che si rispetta una regola, quella regola va fatta rispettare. Non mi si dica che ci sono altre priorità, perché rispetto a salvare la vita delle persone non c'è altra priorità. Voglio tornare a vedere le forze dell'ordine e le polizie municipali impegnate seriamente, con garbo e buon senso, ma anche con il pugno di ferro quando sarà necessario, per il controllo del territorio e per tutelare il 99% dei cittadini da quell'1% di irresponsabili che rischiano di rovinare la vita ai nostri familiari».

TERAPIE INTENSIVE. «Oggi in Campania abbiamo 25 ricoveri in terapia intensiva. Abbiamo immediatamente disponibili 38 posti, ma nell'arco di 72 ore siamo in grado di avere la disponibilità di 500 posti di terapia intensiva». Sulle terapie intensive, ha detto De Luca, «abbiamo fatto un lavoro straordinario. Credo che siamo tra le Regioni all'avanguardia, siamo probabilmente la Regione che ha fatto lo sforzo più grande per dotarsi di posti di terapia intensiva. L'obiettivo è di arrivare entro l'anno a 900 posti di terapia intensiva e ci auguriamo ovviamente di non coprire questi posti. Qualcuno ha avuto la dabbenaggine di domandare perché avevamo posti letto di terapia intensiva ma non occupati. Ringraziamo il Signore se non sono occupati, ma ovviamente dobbiamo averli immediatamente disponibili perché non sappiamo come evolve l'epidemia».

ONDATA DI RITORNO. «Oggi siamo in una situazione di piena epidemia, l'ondata di cui parlavamo è già in atto. Siamo nel pieno dell'ondata di ritorno dell'epidemia ed è bene che questa cosa entri nella testa di ogni nostro concittadino». «Il raffronto - ha spiegato De Luca - fa capire che la situazione è delicata, grave e seria. Nell'ultima settimana il numero di positivi quotidiani in Campania ha avuto un'oscillazione tra i 180 e i 200, mentre a fine marzo avevamo 100 contagi giornalieri e a fine aprile i casi positivi oscillavano sui 30-40. Siamo nel pieno della seconda ondata: se abbiamo deciso di rendere obbligatorio l'uso della mascherina 24 ore su 24 è semplicemente perché siamo in una situazione che, dal punto di vista dei contagiati, è più pesante rispetto a marzo, aprile e maggio, con l'aggravante che ora abbiamo l'apertura dell'anno scolastico. Bisogna riflettere su questi numeri per ritrovare immediatamente la consapevolezza e la responsabilità necessarie ad affrontare questa fase, se vogliamo garantire la sicurezza per le nostre famiglie». 

PICCO DEL CONTAGIO. Il picco del contagio in Campania arriverà «tra fine ottobre e inizio novembre» ha detto il governatore citando le previsioni «dei nostri epidemiologi». De Luca ha spiegato che come Regione Campania «ci stiamo preparando a questa previsione. Dobbiamo fare oggi uno sforzo straordinario di controllo sul territorio, altrimenti avremo momenti davvero difficili per le nostre famiglie».

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