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07 Novembre 2020 - 12:25
NAPOLI. La pressione aumenta sugli ospedali a causa del Covid-19 continua ad aumentare: a Napoli il tasso di occupazione delle terapie intensive è intorno all’80 per cento, percentuale anche superiore fanno registrare le degenze. Ma l’aiuto di privati potrebbe rivelarsi importante, se non decisivo, per alleggerirla. «L’aumento esponenziale dei contagi sta portando al collasso le accettazioni ospedaliere. Questa situazione, però, deriva anche da una mancata attenzione della medicina territoriale che se facesse la propria parte, assistendo i pazienti, chiaramente ove possibile, a livello domiciliare non ci sarebbe da parte del cittadino la richiesta al 118 e la corsa quindi all’ospedale», sottolinea Giuseppe Galano, direttore della Centrale operativa territoriale del 118. «Se si prendessero in carico in maniera immediata le persone a casa, con un protocollo adeguato, e seguendo l’evoluzione della malattia, questi pazienti potrebbero superare in molti casi la fase acuta senza ricorrere al ricovero ospedaliero» puntualizza.
LE DISPONIBILITÀ PRIVATE. Per contribuire all’attenuazione della pressione sulle strutture pubbliche, quelle private accreditate potrebbero svolgere un ruolo fondamentale. Da ieri all’ospedale Buonconsiglio Fatebenefratelli sono attivi 12 posti letto degenza ordinaria e quattro di media. Da lunedì prossimo presso la Clinica Vesuvio saranno disponibili 24 posti in degenza ordinaria. Dal 16, invece, all’Ospedale Evangelico Betania saranno attivati 24 posti letto a bassa intensità; 34 di media intensità: quattro di ventilazione non invasiva e 30 tra Chirurgia generale, Ortopedia, Ginecologia e Ostetricia; otto posti letto ad alta intensità: quattro di terapia intensiva e altrettanti di subintensiva. L’altro giorno sono stati resi disponibili 40 posti letto alla Casa di Cura Villa Angela a via Manzoni e 90 nella clinica Santa Patrizia a Secondigliano. L’Hermitage Capodimonte in via Cupa Tozzoli attiverà unità di degenza ordinaria dal 23 novembre. «Il privato, prendendosi in carico i pazienti a bassa intensità di cura, potrebbero contribuire ad abbassare la pressione sulle strutture pubbliche, in particolare i Pronto soccorso» chiosa Galano.
È ALLARME ANCHE NEL CASERTANO. Intanto, è allarme nel Casertano. Il direttore generale dell’Asl, Ferdinando Russo, annuncia il montaggio di tensostruttture all’esterno degli ospedali di Marcianise e Aversa per accogliere i malati in attesa di un posto nei reparti ed evitare file di ambulanze con a bordo i pazienti. Il tutto dopo che il sindaco di Lusciano, Nicola Esposito, aveva denunciato la morte di un cittadino che, dopo un peggioramento, non aveva trovato posto. Gli ospedali Asl sono pieni: al Covid Hospital di Maddaloni sono 89 i pazienti ricoverati,, quattro in più della capienza prevista con alcuni pazienti in attesa di dimissioni. Piene la terapia intensiva, quella subintensiva e i ricoveri ordinari. Tutto esaurito anche al Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Altri posti-letto Covid saranno reperiti all’ospedale di San Felice a Cancello. Una volta terminati i posti negli ospedali dell’Asl, si punterà ai privati. Il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno ha già dato disponibilità per 18 posti di sub-intensiva.
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