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Caldoro: «In Campania non c'è lo sceriffo ma il cantastorie»

Caldoro: «In Campania non c'è lo sceriffo ma il cantastorie»

«I campani pensavano di avere uno sceriffo e invece hanno scoperto un cantastorie». Così Stefano Caldoro, capo dell'opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, intervenuto al Tg4.

«In Campania - ha aggiunto Caldoro - la situazione è insostenibile, probabilmente erano finti tutti i numeri che si inviavano. C'è il caos, mancano i controlli, non c'è collaborazione istituzionale. E quando il Governo, che fa poco o nulla, offre una mano, De Luca rinuncia. Non ha senso andare in tv per litigare con tutti, soprattutto quando non si ha il controllo sanitario e quello sociale".Per Caldoro in questa fase "i veri eroi sono i medici e gli infermieri in prima linea».

Secondo l'ex governatore «bisognava anticipare, prevenire, organizzare ed invece si è fatta solo propaganda. Ora si peggiora la situazione riducendo il ricorso dei cittadini ai laboratori privati. Obbligarli alla ricetta, pagando, farà ridurre la prevenzione. Ecco gli indizi dei numeri non veri, il contrario delle serietà». 

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