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11 Luglio 2016 - 19:38
L'accusato continua a dire che non voleva sparare
CASERTA. Resta in carcere il 19enne Antonio Zampella, il giovane ritenuto responsabile della morte del 20enne Marco Mongillo (nella foto), ucciso venerdi' con un colpo di pistola alla testa mentre si trovava nell'abitazione del rione Santa Rosalia a Caserta del fratello di Zampella, Umberto (agli arresti domiciliari per una rapina a mano armata). Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Nicoletta Campanaro che ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati ipotizzati dalla Procura, ovvero omicidio volontario, detenzione di arma clandestina e ricettazione. "E' stata una disgrazia, non volevo ucciderlo. Pensavo che la pistola fosse scarica, l'avevo provata per gioco contro di me e non aveva fatto fuoco, mentre quando l'ho puntata contro Marco ha sparato" ha ribadito Zampella.
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