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18 Gennaio 2021 - 12:09
Oltre 50mila false certificazioni mediche emesse per il rinnovo e il conseguimento delle patenti di guida. È quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli Nord culminate oggi nell'esecuzione, da parte degli agenti della Polizia stradale del Distaccamento di Nola, di un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip di Napoli Nord nei confronti di 24 persone (di cui 20 ai domiciliari, 3 destinatari dell'obbligo di dimora e uno sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) per associazione per delinquere finalizzata al falso in atto pubblico.
Secondo l'ipotesi accusatoria avvalorata dal gip, gli indagati, un medico e i suoi familiari, faccendieri, titolari e collaboratori di autoscuole ed agenzie presenti nelle province di Napoli e Caserta, hanno posto in essere un'organizzazione ben strutturata e organizzata, con una precisa ripartizione di ruoli, compiti e responsabilità, finalizzata al rinnovo e al conseguimento delle patenti di guida attraverso false certificazioni mediche.
Le indagini hanno consentito di individuare oltre 50mila false certificazioni mediche emesse per una sola annualità, molte delle quali munite anche di valori bollati contraffatti. In taluni casi, le certificazioni mediche attestanti la necessaria idoneità psicofisica dei candidati sono state rilasciate da un professionista abilitato durante il periodo in cui era invece ricoverato presso una clinica. È emerso infatti che gli autori materiali delle certificazioni mediche erano i figli del professionista i quali, utilizzando le credenziali informatiche del genitore compiacente, avevano trasmesso telematicamente le risultanze delle visite, mai sostenute, alla Motorizzazione Generale di Roma.
Molti dei documenti rinnovati erano stati rilasciati a persone anziane, ultranovantenni, allettate da anni, affette da gravi patologie invalidanti e, dunque, non compatibili con i requisiti richiesti per il rilascio della necessaria idoneità psicofisica. Durante le indagini è emerso che alcune autoscuole organizzavano, eludendo i controlli della Motorizzazione Civile di Napoli, falsi corsi di formazione periodica per conducenti professionali o lezioni di teoria e pratica alla guida ad allievi da parte di soggetti non qualificati. Il volume delle attività illecite, per le quali risultano indagate altre 40 persone, è stato stimato in circa 1,6 milioni di euro.
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