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01 Febbraio 2021 - 12:52
Riprende l'attività scolastica in presenza nelle scuole superiori della Campania, in virtù di quanto stabilito dall'ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla riapertura delle scuole. Ai dirigenti scolastici è demandata la decisione in merito alla percentuale di studenti in presenza, sull'eventuale differenziazione degli orari di ingresso e di uscita, anche alla luce dell'eventuale maggiore peso sul trasporto pubblico, e sulla possibilità di consentire la prosecuzione della Dad ai singoli studenti.
Nella stragrande maggioranza dei casi, i presidi hanno optato per il 50% degli studenti in presenza. In alcuni istituti però gli studenti hanno preferito non entrare o hanno inscenato forme di protesta contro le condizioni di sicurezza previste per il rientro in classe. A Napoli non sono entrati gli studenti del liceo Sannazaro e Pansini e del Vittorini, mentre al liceo Vico è in corso la sanificazione, dopo l'occupazione simbolica degli studenti nei giorni scorsi, e riaprirà domani. Ingressi a singhiozzo al liceo classico Genovesi del centro storico con gli studenti che hanno affisso uno striscione in piazza del Gesù per dire: «Vogliamo prospettive nuove e sicurezza nella scuole». Aderiscono alla mobilitazione anche gli studenti del liceo Mercalli «per uno sciopero - sottolineano gli studenti del collettivo - che non riguarda le condizioni della nostra scuola, ma è tutto il sistema scolastico che da mesi non funziona, non tutela noi studenti e dovrebbe fare di piu' per noi che costruiremo il futuro di questo Paese». Gli studenti del liceo scientifico Labriola chiedono «screening periodico degli studenti con tamponi rapidi».
Intanto si registra il flop per le linee dei bus scolastici messi in campo dall'Anm per il rientro oggi in aula degli studenti delle scuole superiori e lunghe file all'ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana. Secondo l'Usb «i tanti scioperi studenteschi che si stanno registrando oggi in città sono dovuti anche alle problematiche del sistema trasporti». «I ragazzi non si sono fidati del programma di esercizio scolastico su gomma dell'Anm ed hanno disertato la scuola stamattina - dice Marco Sansone - hanno preferito scioperare o muoversi con auto private per garantire la loro sicurezza».
Secondo quanto riferisce il sindacato in ogni bus «potrebbe entrare appena una classe, circa 25 persone viste le norme anti covid che fissano la capienza al 50 per cento». «I ragazzi hanno soprattutto capito - evidenzia il sindacalista - che questi fantomatici autobus scolastici, sono tutto, tranne che scolastici perché può accedervi chiunque, da chi va a lavoro a chi va a fare la spesa. Si tratta di un flop fragoroso». Il sindacato chiede il ripristino del servizio pre-pandemia, l'assunzione di autisti e un cambiamenti ai vertici aziendali.
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