Cerca

Scuola, superiori sotto esame in Campania

Scuola, superiori sotto esame in Campania

NAPOLI. Si riunisce oggi alle 18 l’Unità di crisi regionale per discutere dell’andamento del quadro epidemiologico nell’ambito scolastico. I direttori delle Asl metteranno a confronto i vari dati sul contagio da Coronavirus nei vari cicli di studi e da lì si deciderà il da farsi. Come già discusso nella precedente riunione di venerdì, uno dei punti nodali riguarda l’opportunità di produrre una nuova ordinanza che regoli la modalità di lezione dei vari cicli scolastici senza essere oggetto di ricorso al Tar da parte dei genitori contrari alla Dad come accaduto di recente.

Dal canto suo l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, in una diretta Facebook, spiega che «per il primo ciclo la strada di seguire è quella continuare senza modifiche, eviterei di lasciare nell’incertezza scuole in attesa di capire quanto accadrà con il nuovo Governo che si insedierà, chi sarà e quale direttive darà il nuovo ministro dell’Istruzione e quale sarà l’orientamento sulla Sanità. I nostri studenti hanno bisogno di continuità e tranquillità». Diverso invece, il discorso relativo alle scuole secondarie che per l’assessore regionale alla scuola «merita una riflessione». Per «la secondaria di secondo grado ci sono maggiori problemi: sia dovuti agli assembramenti all’esterno e all’ingresso e uscita dalla scuola sia perché per la didattica al 50 per cento in presenza e al 50 in dad non sta funzionando bene, ho ricevuto diverse segnalazioni».

Tra le difficoltà più dure, «quella per gli studenti in dad di seguire le lezioni ascoltando un docente che parla con la mascherina e isolarsi dai rumori di fondo». Quasi scontato un passaggio sulle folle in strada e nei pressi dei locali dell’ultimo weekend. Così, afferma la Fortini, «abbiamo costretto la didattica a distanza i nostri studenti e se a loro chiediamo un sacrificio è evidente che certe scene fanno infuriare. La curva dei contagi a scuola non è indipendente dai nostri comportamenti». E allora quale potrebbe essere la soluzione? L’assessore regionale lancia una sua proposta da discutere nell’Unità di crisi. «Immaginare delle ordinanze mirate per determinati territori dove ci sono i numeri non in linea al resto della regione» che potrebbe dire spingere alle lezioni a distanza gli studenti di quelle aree della Campania dove il Covid è più mordace.

«Chiediamo a forze dell’ordine e Comuni di intervenire contro gli assembramenti all'esterno delle scuole. Resto comunque convinta che non si debba intervenire con nuove ordinanze». Ruolo decisivo lo giocherà, ovviamente, la campagna vaccinale anzitutto per «il personale docente e non docente, impegnato nei servizi educativi all’infanzia che sono quelli in cui i bambini non devono portare la mascherina e so, perché mi scrivono in tanti, della sofferenza per i più piccoli nel portare la mascherina». Infine un segno distensivo per cercare di placare gli animi delle due fazioni di genitori, quelli favorevoli alla conferma della Dad e quelli che spingono per la didattica in presenza: «Tutte le scelte legittime, sia di chi chiedeva una didattica in presenza sia di chi predilige quella distanza, posizioni diverse legittime». In ogni caso, conclude la Fortini, «non vanno denigrate le madri che lavorano e fanno i salti mortali per organizzarsi».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori