Tutte le novità
10 Febbraio 2021 - 16:35
«Un maggior rischio per alcune patologie nei comuni maggiormente impattati da siti di rifiuti» è emerso dallo studio svolto in attuazione dell'accordo di collaborazione scientifica tra Procura di Napoli Nord in Aversa (Caserta) e Istituto superiore di sanità. L'accordo, stipulato nel 2016, è finalizzato allo scambio di dati e informazioni derivanti dalla sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nel circondario di Napoli Nord, che comprende la zona nord della provincia di Napoli e parte della provincia di Caserta,«con specifico riferimento agli eccessi della mortalità, dell'incidenza tumorale e dell'ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l'esposizione a inquinant».
Il rapporto conclusivo dei lavori svolti è stato presentato questa mattina alla presenza del procuratore generale presso la Corte d'Appello di Napoli, Luigi Riello, e del presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. I risultati indicano che «la mortalità e l'incidenza per tumore della mammella è significativamente maggiore tra le donne dei comuni inclusi nella terza e quarta classe dell'indicatore di esposizione a rifiuti (livello di rischio da rifiuti maggiore) rispetto ai comuni della prima classe, meno impattati dai rifiuti».
Inoltre «l'ospedalizzazione per asma nella popolazione generale è significativamente più elevata, sia negli uomini che nelle donne, nei comuni maggiormente impattati dai rifiuti». La prevalenza dei nati pretermine «è significativamente più elevata nei comuni della seconda, terza e quarta classe dell'indicatore rispetto alla prima».
E ancora, «la prevalenza di malformazioni congenite nel loro complesso è significativamente più elevata nei comuni della classe 4», dove «è maggiore anche la prevalenza delle malformazioni congenite dell'apparato urinario».
Infine, nella popolazione tra 0 e 19 anni d'età, «l'incidenza di leucemie e i ricoverati per asma aumentano significativamente passando dai comuni della classe 1 a quelli delle classi successive, con il rischio maggiore nei comuni della classe 4». Risultati che quindi «evidenziano nel complesso un possibile ruolo causale o concausale dei siti di rifiuti, in particolare quelli incontrollati e illegali di rifiuti pericolosi, comprese le combustioni, nell'insorgenza di queste malattie».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo