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«Stipendi decurtati», stato d'agitazione del 118 in Campania

«Stipendi decurtati», stato d'agitazione del 118 in Campania

Stato di agitazione per il personale del 118 della Campania. Lo annunciano 14 organizzazioni sindacali di categoria, esprimendo «la massima solidarietà nei confronti dei colleghi dell'emergenza territoriale convenzionata i quali, a dispetto del grande impegno assistenziale svolto in piena pandemia Covid-19, stanno vedendo realizzarsi un'incredibile ingiustizia da parte della Regione nei loro confronti con una pesante decurtazione stipendiale di circa 850 euro mensili e richieste di restituzioni anche di 90mila euro e più, con ulteriore decurtazione mensile legata alla trattenuta del quinto di uno stipendio già esiguo per la decurtazione operata dalle aziende».

Secondo le organizzazioni sindacali è «la goccia che fa traboccare un vaso stracolmo del grave disagio di tutto il sistema dell'emergenza territoriale che si ripercuote anche sulla emergenza ospedaliera per le gravi carenze di personale e mezzi, con progressiva e pericolosa insufficienza degli organici dei pronto soccorso, riduzione degli interventi sul territorio con ambulanze con medico a bordo e depauperamento dei Posti fissi di Primo Soccorso (Psaut)".

Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Fp Medici, Federazione Cisl Medici, Uil Fpl Medici, Fvm, Fassid, Fesmed, Anpo Ascoti Fials Medici, Fimmg, Smi, Snami e Intesa Sindacale, le sigle firmatarie della nota congiunta, spiegano che «in queste condizioni si sta verificando, e si verificherà sempre più, una fuga dei medici dal sistema dell'emergenza sanitaria territoriale-118 con ulteriore depotenziamento del servizio e grave danno per la salute pubblica, che creerebbe pericolo e disagio per la popolazione con compromissione dei Lea».

Le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione e chiedono «alla Regione di risolvere una volta per tutte e senza ulteriori indugi le criticità sopra esposte; ai direttori generali delle Asl di sospendere ogni iniziativa al riguardo che penalizzi i colleghi in oggetto e di ripristinare l'erogazione della remunerazione ove già sospesa» e «al prefetto di convocare le parti per raffreddare un conflitto che potrebbe avere ripercussioni sulla salute e sicurezza pubblica e scongiurare ulteriori è più incisive forme di protesta» che le stesse organizzazioni sindacali «si riservano di mettere in atto, in caso di mancato o insoddisfacente recepimento delle richieste». 

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