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02 Aprile 2021 - 15:35
Lo sceriffo: «Campania penalizzata su vaccini»
«Abbiamo in Campania una situazione di contagi superiore, ma abbiamo due dati che devono confortarci, perché collocano la nostra regione in una posizione importante, direi quasi all'avanguardia in Italia. Abbiamo ad oggi un numero di terapie intensive occupate di 160, cioè abbiamo la metà di terapie intensive occupate rispetto a regioni che sono magari in zona arancione. Questo a conferma del fatto che c'è un lavoro di contenimento rispetto all'epidemia. Il secondo dato che misura la gravità del problema è quello dei decessi per Covid: siamo credo a 5.400 decessi, 6 volte in meno della Lombardia, la metà dei decessi del Veneto, dell'Emilia, del Piemonte». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. «Dunque - ha aggiunto De Luca - c'è dal punto di vista dei dati essenziali, tenuta delle terapie intensive e decessi per Covid, e occupazione dei posti letto negli ospedali, una buona tenuta della nostra regione. Questo ci ha consentito questa volta di non chiudere i reparti ordinari. Se avessimo avuto un'esplosione incontrollata di contagio avremmo dovuto chiudere altri reparti per accogliere pazienti Covid, invece ad oggi riusciamo a non avere emergenze particolari. Questi dati ci devono confortare e, per un altro verso, ci devono inorgoglire: ricordiamo ad amici di altre parti d'Italia che questi risultati sono stati ottenuti con 15mila dipendenti in meno rispetto a regioni come l'Emilia o il Veneto».
«OGGI CONDIZIONI PER USCIRE DAL CALVARIO»
«Dobbiamo cominciare a entrare in uno stato d'animo diverso a partire da Pasqua. Dobbiamo proiettarci sempre più anche psicologicamente verso il futuro, cominciare a pensare sempre più a quello che potrà essere la nostra vita fra 2 o 3 mesi, perché oggi vi sono tutte le condizioni per cominciare davvero il cammino per uscire da questo calvario», ha detto ancora il governatore campano. «A condizione che non commettiamo errori, che non sbagliamo, che manteniamo il massimo di razionalità - ha aggiunto - veramente ci sono tutte le condizioni per metterci alle spalle questo anno di drammatica pesantezza per la vita di ognuno di noi»
«VACCINI, CAMPANIA PENALIZZATA»
«Ad oggi la Regione Campania ha 235mila vaccini in meno rispetto al Lazio che ha la stessa popolazione, 10mila vaccini in meno rispetto all'Emilia Romagna che ha 1,3 milioni di abitanti in meno rispetto alla Campania. Figliuolo ha comunicato che intende applicare il criterio "un cittadino un vaccino". Bene, ne prendiamo atto, ma dobbiamo ancora recuperare le centinaia di migliaia di dosi di vaccino che non abbiamo avuto nei tre mesi che abbiamo alle spalle», ha detto poi lo sceriffo. «Chiediamo al commissario - ha aggiunto De Luca - di fare anche un'altra operazione di trasparenza: pubblicare i dati dei vaccini consegnati in tutta Italia, ma spiegare anche quali vaccini sono stati consegnati. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana, quindi dobbiamo avere il 9,6% di tutti i vaccini consegnati, ma vorremmo avere anche il 9,6% di ogni vaccino. Per il vaccino Moderna ad esempio abbiamo ricevuto poche dosi. Ci auguriamo che nel mese di aprile queste anomalie che ci hanno penalizzato vengano risolte». L'ex sindaco di Salerno ha poi precisato: «In Campania non abbiamo avuto lo scavalco di categorie economiche e professionali al di fuori della fascia A, cioè ultraottantenni, personale sanitario e pazienti fragili. Non avete sentito parlare di queste anomalie nella nostra regione. Abbiamo raggiunto risultati importanti - ha spiegato De Luca - per quanto riguarda il personale medico, abbiamo vaccinato con la doppia dose praticamente tutto il personale sanitario. È un dato eccezionale perché significa che abbiamo ospedali sicuri. Risultati eccellenti per quanto riguarda gli ultra 80enni, abbiamo ormai quasi l'80% che ha avuto la prima dose, e il 60% di chi ha avuto la prima che ha avuto anche la seconda, questo è importante dal punto di vista dei decessi che colpiscono soprattutto loro. Abbiamo avviato già da una decina di giorni il lavoro sui pazienti fragili e abbiamo un risultato importante, il 90% di prime dosi, per il mondo della scuola». Quest'ultimo dato, ha sottolineato De Luca, «è importante perché se il Governo si orienta ad aprire le elementari e le prime medie, aver vaccinato tutto il personale scolastico è un elemento di garanzia in più che avremo nella nostra regione. Noi dovremo riuscire a fare la vaccinazione anche ai ragazzi sopra i 16 anni, ma non abbiamo ancora un vaccino garantito per quanto riguarda la vaccinazione anche per gli alunni».
«PRONTI A 70MILA VACCINAZIONI AL GIORNO»
«Oggi in Campania abbiamo 140 punti vaccinali, in ognuno dei quali possiamo avere diversi box per la somministrazione, sono complessivamente oltre 540. Noi valutiamo la possibilità, è alla nostra portata, di fare per ogni punto vaccinale, almeno 500 vaccini al giorno in media. Questo significa che noi siamo in grado di fare in Campania 70mila vaccinazioni al giorno», ha detto ancora De Luca. «Ora che abbiamo la disponibilità dei medici di famiglia, degli odontoiatri e degli specializzandi - ha aggiunto - abbiamo la possibilità e dunque il dovere di puntare a fare 70mila vaccinazioni al giorno, il che significa arrivare a oltre 2 milioni di vaccinati al mese. Questo significa che per l'estate, massimo inizio autunno, completiamo l'immunizzazione a tutti i cittadini campani vaccinabili. Per fine estate usciamo dal calvario e possiamo tornare alla vita normale. Dobbiamo farcela. Questo è il lavoro a cui stiamo dedicando tutte le nostre giornate e nottate, perché questo è l'obiettivo da raggiungere: immunizzare tutti i nostri concittadini entro fine estate. L'obiettivo è avere per fine estate, massimo inizio autunno, il completamento del programma di immunizzazione di tutti i nostri concittadini. Mi pare di vedere che negli ultimi giorni - ha aggiunto De Luca - il clima che abbiamo cercato di favorire si sia determinato, e cioè un clima di grande mobilitazione generale, del personale pubblico, dei medici di famiglia, degli specializzandi, delle farmacie, degli odontoiatri. Dev'essere un movimento generale per vincere questa guerra. Chiedo a tutti di dare una mano con grande generosità. Ovviamente le Asl devono verificare zona per zona le disponibilità date». De Luca ha poi spiegato: «Vogliamo cominciare a fare le vaccinazioni anche per categorie economiche, oltre le fasce di età. Stiamo cercando di dare priorità agli operatori turistici, vorremmo cioè cercare di recuperare in buona parte la stagione turistica 2021. Ci siamo dati un primo obiettivo l'immunizzazione di tutti i cittadini delle isole Capri, Ischia e Procida. Non solo perché abbiamo numeri abbastanza limitati, ma perché se entro aprile noi completiamo l'immunizzazione completa di Capri, Ischia e Procida possiamo cominciare a fare una campagna di promozione del turismo a livello internazionale, evitando di farci scavalcare dalla Grecia e dalla Spagna che stanno già lavorando in questa direzione. È un modo per trovare un punto di equilibrio fra tutela sanitaria e rilancio dell'economia».
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