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Caseifici costretti a rifornirsi dal clan, preso il figlio di Sandokan

Caseifici costretti a rifornirsi dal clan, preso il figlio di Sandokan

I Carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta e personale del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone, tra le quali Walter Schiavone, figlio del capo storico del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto Sandokan, per i reati di associazione di tipo camorristico, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo e da guerra, intestazione fittizia di quote societarie, concorrenza illecita ed estorsione, aggravati dalla finalità mafiosa.

Le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli hanno fatto luce sull'operatività di un gruppo criminale, facente capo a Walter Schiavone, dedito alla gestione e controllo, con modalità estorsive, della distribuzione di prodotti caseari nei territori della provincia di Caserta, tramite società intestate a prestanome.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tramite due società facenti capo a Walter Schiavone e gestite da fiduciari o prestanome, gli indagati obbligavano vari titolari di caseifici della penisola sorrentina a rifornire in via esclusiva di prodotti le società di Schiavone per la successiva distribuzione, impedendo dunque alle aziende di avere rapporti con altri distributori e garantendosi una posizione di illecito predominio nella distribuzione dei prodotti caseari nel comprensorio aversano.

Nel corso dell'esecuzione della misura sono state sequestrate la società 'Latticini e Formaggi' e sostanze stupefacenti (1.474 kg di hashish, 72 grammi di cocaina e 54 grammi di marijuana) trovata nel corso di una perquisizione domiciliare, nascosta in un'intercapedine del vano camino.

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