Tutte le novità
30 Marzo 2015 - 14:54
L'assessore regionale: «I sindacati non possono dire che la Regione è stata assente»
NAPOLI. «I sindacati non possono dire che la Regione è stata assente». A dirlo l'assessore ai Trasporti, Sergio Vetrella, parlando agli Stati generali del Tpl in Italia alla Stazione marittima di Napoli, commentando lo sciopero di oggi dei trasporti. «Con i sindacati c'è un contatto continuo- dice - e riconoscono che abbiamo risanato ciò che abbiamo trovato e che siamo riusciti a portare, all'interno della rete, l'innovazione e abbiamo dato un futuro delle aziende che andavano praticamente al fallimento». Dura la reazione del vicecapogruppo regionale del Pd, Antonio Marciano: «Ancora una volta, sono i numeri veri a parlare e a smentire clamorosamente le dichiarazioni fantasiose del professor Vetrella: dal 2010 il Governo Caldoro ha ridotto le risorse per i servizi di trasporto pubblico (gomma più ferro) di ben 132 milioni di euro (-18%), passando dai 719 milioni di euro del 2010 ai 587 del 2012. È davvero ridicolo provare ad affermare il contrario o continuare a nascondersi dietro responsabilità nazionali o eredità del passato». E un presidio con circa cento lavoratori, in rappresentanza delle aziende del settore del trasporto pubblico locale, è stato promosso dalla Cgil e dalla Filt Campania in concomitanza con la prima giornata degli Stati Generali del tpl in corso a Napoli. Secondo il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, «sarebbe auspicabile che, invece di dedicarsi a convegni nazionali, la giunta regionale facesse un bilancio reale sulla condizione disastrosa del trasporto pubblico in Campania».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo