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Camorra, confiscati beni per 16 milioni a un imprenditore

Camorra, confiscati beni per 16 milioni a un imprenditore

Il Tribunale di Salerno, sezione misure di Prevenzione, ha disposto, su conforme richiesta della locale Procura - Direzione Distrettuale Antimafia, la confisca di beni e assetti societari per un valore di circa 16 milioni di euro, nei confronti dell'imprenditore Roberto Squecco, di 55 anni.

Il provvedimento, eseguito dalla Divisione Anticrimine della Questura di Salerno e dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha riguardato una società con sede in Italia, 2 associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni siti a Capaccio - Paestum (Sa), 1 terreno sito a Zimbor - Romania, per un valore complessivo stimato di circa 16 milioni euro. Inoltre, a Squecco è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni.

L'esecuzione del provvedimento di confisca, estesa anche ad alcuni cespiti situati in Romania, ha comportato, per la prima volta nel nostro Paese, l'attivazione della procedura introdotta dal nuovo Regolamento (Ue) 2018/1805 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018 (entrato in vigore il 19 dicembre 2020), per il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca.

In particolare, il Tribunale di Salerno ha riconosciuto nei confronti dell'indagato "manifestazioni di pericolosità sociale sia 'qualificata' - in quanto indiziato di appartenere al clan camorristico 'Marandino' e del delitto di trasferimento fraudolento di valori - che 'generica', in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attivita' delittuose".

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