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17 Settembre 2021 - 15:51
«Alcune posizioni sindacali sono francamente cervellotiche. Chi non si vuole vaccinare deve avere il tampone gratuito? Cioè tu hai gratuitamente la possibilità di vaccinarti, decidi per fare i fatti tuoi che non ti vuoi vaccinare e alla fine lo Stato ti deve pure pagare il tampone? Siamo veramente alla follia». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook.
«Dovrebbero essere i sindacati per primi, oltre che gli imprenditori, a battersi per avere la diffusione della vaccinazione per evitare che l'esplosione di un focolaio Covid costringa a chiudere le fabbriche e a togliere il lavoro agli operai» ha aggiunto De Luca.
«VIA CAMPAGNA TERZA DOSE, RINNOVO APPELLO A VACCINARSI». «Parte la campagna anche per la terza dose, per le persone più fragili. Per quello che ci riguarda in Campania la priorità, insieme con i fragili, saranno le residenze sanitarie assistite». «Ci stiamo preparando per la terza dose per il personale sanitario e per il personale delle Rsa. Bene così, più andiamo avanti con la campagna di vaccinazione più si avvicina la data nella quale potremo tornare alla vita normale, nelle famiglie, nella società e nell'economia», ha aggiunto De Luca.
«Ci stiamo preparando per ottobre per la ripresa - ha proseguito - cercheremo di fare in modo che non ci sia una quarta ondata di Covid. Abbiamo ancora troppe persone non vaccinate. In Campania siamo a 4,5 milioni di somministrazioni, cittadini che hanno avuto anche la seconda dose sono 3,5 milioni, mancano all'appello un milione di nostri concittadini. Rinnovo l'appello a vaccinarsi tutti, il tempo delle fisime o delle cialtronate è finito, se vogliamo tornare a vivere».
«VACCINO OBBLIGATORIO PER ISTITUZIONI? MEGLIO TARDI CHE MAI». «Mi pare di aver capito che hanno reso obbligatorio anche la vaccinazione per i sindaci, i presidenti di Regione, i parlamentari, gli esponenti istituzionali. Meglio tardi che mai, ci avete messo un anno per capire che i vertici istituzionali erano quelli che dovevano vaccinarsi per primi».
«Dovevano vaccinarsi per primi - ha aggiunto - non solo per dare l'esempio, cosa utile come vediamo in queste settimane, ma anche perché, mi riferisco in modo particolare ai presidenti di Regione, da loro dipendono i sistemi sanitari. Quindi quella era la priorità assoluta. Meglio tardi che mai, ci è arrivato pure il Governo a dire che si devono vaccinare subito. È una fase che mi dà soddisfazione, cominciamo a entrare in una stagione nella quale si capisce che la democrazia non è data dalla quantità di parole e di chiacchiere che produciamo, ma dalla quantità di decisioni che prendiamo in un contesto di chiarezza delle responsabilità».
«IN CAMPANIA BUONA TENUTA TERAPIE INTENSIVE E RICOVERI». «Per quello che riguarda la situazione ospedaliera, permane questa buona tenuta nelle terapie intensive e per i ricoveri ospedalieri». «Ci auguriamo che si prosegua così, che non ci siano picchi di contagio, ma per esserne certi - ha aggiunto De Luca - dovremo aspettare fine settembre inizio ottobre. Ci sentiamo davvero più sereni, più risollevati, perché non aprire l'anno scolastico in presenza sarebbe stata una cosa difficile da sostenere, per le famiglie, i docenti e gli alunni».
«Siamo in piena campagna elettorale e abbiamo in qualche territorio un pellegrinaggio non richiesto di esponenti politici improbabili. Per una di questi esponenti politici in modo particolare, la professoressa Meloni, voglio rivolgere un invito a un dibattito pubblico, in diretta, dove e come vuole, sulla realtà della Campania».
«MELONI DICE STUPIDAGGINI, LA INVITO A DIBATTITO PUBBLICO». «Potrà essere utile a lei - ha aggiunto - per informarsi sulla Campania prima di parlare e dire stupidaggini. Per il resto ovviamente non vale la pena di perdere tempo. Purtroppo nelle campagne elettorali non tutti hanno l'abitudine di scendere in campo per presentare le proprie proposte rispettando prima che gli avversari la verità, i fatti. Ci sono esponenti politici che sono refrattari ai fatti, sono geneticamente orientati alla politica politicante e a raccontare frottole. Dovrei parlarvi di un pellegrino che viene da Milano ogni due, tre, quattro anni, ad illuminarci d'immenso. Magari con un abbigliamento più consono al circo equestre che alla dignità della politica. Sono tempi di creatività, diciamo così. Non perdiamo tempo, pensiamo alle cose da fare e al lavoro che abbiamo davanti», ha concluso De Luca.
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