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24 Novembre 2021 - 11:21
Il presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria, sindaco di Santa Croce del Sannio, e il sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese sono tra le persone poste agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su presunti appalti truccati coordinata dalla Procura di Benevento. Questa mattina Di Maria e Panarese sono stati raggiunti da un'ordinanza che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di 8 persone e il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione nei confronti di altri 10 indagati.
I carabinieri del comando provinciale di Benevento hanno eseguito l'ordinanza applicativa delle 18 misure cautelari personali.
L'inchiesta si concentra su 11 procedure pubbliche di appalto indette o gestite dalla Provincia di Benevento, dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Buonalbergo. I reati contestati, a vario titolo e in concorso, sono corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti d'ufficio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, tentativo di induzione indebita a dare o a promettere altre utilità, tentativo di concussione, turbata libera scelta del contraente e falso ideologico.
GLI INDAGATI. Agli arresti domiciliari sono finiti Antonio Di Maria, 50 anni, di Santa Croce del Sannio, presidente della Provincia, Michelantonio Panarese, 53 anni, sindaco di Buonalbergo, Angelo Carmine Giordano, 61 anni, di Solopaca, Mario Del Mese, 43 anni, di Salerno, Giuseppe Della Pietra, 62 anni, di Nola, Raffaele Pezzella, 65 anni, di Casal di Principe, e Antonello Scocca, 57 anni, di Benevento.
Il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione.è stato applicato invece a Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento, Gaetano Ciccarelli, 64 anni, di Napoli, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonio Fiengo, 44 anni, di Ercolano, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore, Sabino Petrella, 55 anni, di Sant'Angelo a Cupolo, Gianvincenzo Petriella, 48 anni, di Circello, e Antonio Sateriale, 51 anni, di San Giorgio del Sannio.
Queste le persone destinatarie dell'ordinanza firmata dal gip Loredana Camerlengo su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino - aveva proposto la custodia in carcere per sei indagati, quella ai domciliari per otto e, infine, l'interdizione per altri sette - in una inchiesta che ipotizza,a vario ttitolo, le ipotesi di reato di corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti, arivelazione di segreti d’ufficio ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, tentativo di induzione indebita a dare o a promettere altre utilità, tentativo di concussione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico.
Ventuno le persone tirate in ballo complessivamente, per tre di loro non è stata adottata alcuna misura. Si tratta di Paolo Petriella, 45 anni, di Circello, Sebastiano Sauro, 55 anni, di Circello, e Angelantonio Ciardiello, 40 anni, di Pietradefusi.
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