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24 Dicembre 2021 - 18:30
«Abbiamo pagato in questi mesi un orientamento del Governo italiano che tende ad approvare sempre mezze misure, a perdere tempo. Ancora oggi il Governo ha preso delle decisioni significative ma probabilmente al di sotto delle necessità». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella diretta Facebook trasmessa anche oggi, giorno della vigilia di Natale, come ogni venerdì pomeriggio.
«A fine novembre - ha ricordato De Luca - il Governo ha preso alcune decisioni, ma poi ha stabilito che quelle decisioni diventavano operative a metà dicembre. Decidiamo a fine novembre, e poi aspettiamo altri 15 giorni per rendere effettive queste decisioni, cioè l'obbligo della terza dose per il personale sanitario e per il personale scolastico, l'obbligatorietà del vaccino per le forze dell'ordine. Qual è la ragione per la quale perdiamo 15 giorni di tempo, determinando poi un affollamento ulteriore a dicembre sui centri vaccinali? Anche questa è una malattia di cui non ci liberiamo in Italia, è incredibile».
Secondo De Luca «così facendo, settimana dopo settimana, stiamo bruciando quel mese di vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi d'Europa. Mentre in Olanda, che ci sia Natale o Capodanno di mezzo, si chiude se la priorità è la salute dei cittadini, e così l'Austria, la Germania dove si chiudono gli stadi al pubblico, in Italia dobbiamo sempre procedere con mezze misure che producono l'unico risultato di farci perdere tempo e di farci perdere il vantaggio che avevamo rispetto ad altri Paesi. Siamo quasi organicamente incapaci di fare la prevenzione, cioè di prendere decisioni difficili prima che il problema esploda».
«SCONCERTANTE QUALITA' COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE SUI VACCINI». «La qualità della comunicazione istituzionale» sul Covid e sulle vaccinazioni «è stata pessima e ancora oggi è sconcertante». «Ancora oggi sui vaccini e sul Covid - ha spiegato De Luca - parlano troppe persone quotidianamente, e non mi riferisco tanto alle trasmissioni televisive che hanno dato il peggio di sé in questi mesi nel creare confusione e accapigliamenti solo per aumentare gli ascolti. Abbiamo il responsabile dell'Istituto superiore di sanità, poi abbiamo il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, poi abbiamo il consulente del ministro della Salute, poi il consulente del commissario al Covid, poi abbiamo l'Ema, poi l'Aifa, a tutti questi si aggiungono decine di virologi e infettivologi, e poi elementi di ogni origine e qualità: giornalisti, pseudo intellettuali, storici, filosofi, parcheggiatori abusivi. Tutti a parlare. Il clima di confusione che si è creato in Italia e che è stato pagato dalle famiglie e dai cittadini normali è stato impensabile, inimmaginabile».
De Luca lancia quindi «una proposta al Governo: decida il Governo di parlare una volta alla settimana e di emettere un comunicato semplice e stringato da mettere sul sito del Ministero della Salute. Una volta alla settimana parlano il delegato del ministro della Salute responsabile della prevenzione e, siccome oggi la questione più delicata è la vaccinazione dei bambini, parlano il primario di Pediatria del Bambino Gesù e la presidente della Società di Pediatria. Tre persone che ogni settimana parlano e pubblicano un comunicato dando informazioni sulle cose principali. Possiamo avere questa soddisfazione di avere una volta alla settimana tre persone qualificate che parlano, trasmettono informazione ai cittadini e danno serenità? Vediamo se riusciamo ad avere almeno questo risultato che non è difficilissimo da ottenere».
«COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI CAUSANO CRESCITA DRAMMATICA CONTAGIO». «La variante Omicron sarebbe arrivata comunque, i Paesi non sono sigillati, ma i comportamenti irresponsabili determinano un incremento e una crescita drammatica del contagio. Bisogna essere responsabili». «Se esplode i contagio - ha aggiunto De Luca - nessuna persona responsabile può comportarsi come se il contagio non ci fosse. Ho denunciato in queste ore l'episodio di un comune della Campania nel quale si sono fatte feste e festini nelle scuole, fuori le scuole, feste da ballo con giovani e adulti, feste di laurea e di compleanno. Come si fa a non capire che i comportamenti devono essere radicalmente cambiati quando c'è una situazione di pericolo? C'è bisogno che sia il presidente della Regione a fare l'ordinanza per dire che non bisogna vendere alcolici al di fuori dei locali e consumarli davanti ai locali facendo assembramento? Che non bisogna fare le feste di compleanno o di laurea, il più delle volte con ragazzi che perdono i freni inibitori? E i papà e le mamme vogliono capire che devono essere un freno e un richiamo alla responsabilità per i ragazzi? Puoi capire che un ragazzo di 17 o 18 anni può perdere la testa, ma non la può perdere il padre».
«IN CAMPANIA MASCHERINA SEMPRE OBBLIGATORIA, MANCATI I CONTROLLI». «Sto seguendo in queste ore questa grande novità che ha introdotto il Governo nazionale: da oggi deve diventare obbligatorio l'uso della mascherina anche all'esterno. Cari fratelli, in Campania l'uso della mascherina è rimasto obbligatorio sempre, anche in estate. Ma devo però constatare con grande amarezza che non tutti hanno rispettato l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto». «E' emersa in questi mesi un'altra delle criticità del nostro Paese - ha aggiunto De Luca - e cioè una situazione per la quale si fanno le ordinanze, ma i controlli sono totalmente inesistenti. Dopo le decisioni di novembre da parte del Governo, per 24-48 ore abbiamo fatto finta di vedere qualche pattuglia in mezzo alle strade, dopodiché la fine. Parliamoci chiaro, nessuno può immaginare di militarizzare l'Italia, ma qualche anno fa le forze dell'ordine hanno varato il programma Strade sicure, pattuglie miste per controllare chi non rispettava il codice della strada. È tanto difficile impegnare 20, 30, 50mila uomini non solo delle forze dell'ordine, ma soldati in funzione di supporto? Avere una pattuglia nelle strade commerciali dove abbiamo affollamenti drammatici, forze dell'ordine o militari che per una settimana si limitano a richiamare quelli che non indossano la mascherina, quelli che usano la mascherina per riscaldarsi il pomo d'Adamo o per contrastare l'artrite al gomito, o almeno per richiamare i giovani che fanno assembramenti. C'è stata la totale assenza di controlli e sarebbe bastato imporre l'uso serio della mascherina e avremmo ridotto del 30-40% la diffusione dei contagi. Parlo per la Campania e adesso vediamo per l'Italia cosa succede, ma non succederà niente».
«EVITARE FESTE E SCEMENZE O CI SI FA MALE». «Bisogna evitare le feste: il compleanno, la festa di laurea, le scemenze. Quando siamo in un'emergenza, le cose non essenziali vanno eliminate perché ci si fa male. Nessuno può controllare green pass semplice e rafforzato, come fai a controllare se la sera prima hai avuto contatto con uno che veniva dall'Irlanda o dalla Gran Bretagna?». «Vi chiedo di essere responsabili - ha aggiunto De Luca - perché dovete sapere che, in questo anno e mezzo-due anni, il personale sanitario si è ridotto. Molti medici, infermieri, amministrativi e tecnici sono andati in pensione e solo in minima parte è stato possibile sostituirli con nuove assunzioni. In particolare gli anestesisti mancano. Una delle croci che abbiamo è quella di aumentare i posti letto di terapia intensiva sapendo che poi gli anestesisti, le figure professionali indispensabili, non ci sono. Quindi sapendo che se vuoi aprire altri reparti Covid devi chiudere i reparti ordinari».
«TRA NATALE E CAPODANNO RESTIAMO A CASA IL PIU' POSSIBILE». «Cerchiamo di vivere questo Natale veramente in maniera responsabile. Guai a noi se in questa settimana fra Natale e Capodanno perdiamo la testa. Cerchiamo di rimanere a casa quanto più possibile». «Cerchiamo di essere misurati e di non perdere la testa - ha aggiunto De Luca nel corso di una diretta Facebook - è un'occasione anche per riscoprire valori profondi, valori familiari. Approfittiamo di questi momenti anche di raccoglimento familiare per ritrovare affetti, valori, per liberarci di qualche scoria che tutti quanti ci portiamo appresso, di qualche elemento di aggressività, approfittiamone per ridiventare più umani».
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