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28 Gennaio 2022 - 18:55
Quattro condanne a dieci anni di reclusione e ventidue assoluzioni. È la sentenza di primo grado dei giudici del Tribunale di Avellino sull'Isochimica, la fabbrica nella quale per quasi dieci anni, a partire dalle fine degli anni Settanta, venivano bonificate dall'amianto le carrozza ferroviarie su commesse delle Ferrovie dello Stato.
Il collegio giudicante (presidente Sonia Matarazzo, giudici a latere Pier Paolo Calabrese e Gennaro Lezzi) ha condannato a dieci anni di reclusione il responsabile della sicurezza di Isochimica, Vincenzo Izzo, e il suo vice, Pasquale De Luca; Aldo Serio e Giovanni Notarangelo, funzionari di Ferrovie dello Stato. D
isposta anche una provvisionale di 50mila euro per ognuna delle famiglie dei 33 ex operai deceduti per patologie correlate alla prolungata esposizione all'amianto.
La pena corrisponde alla richiesta fatta dalla pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore di Avellino, Roberto Patscot, per i reati di disastro doloso, omicidio colposo, lesioni personali e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
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