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02 Febbraio 2022 - 16:37
Un referendum «per un vero rilancio della medicina territoriale e di prossimità» attraverso un riassetto organizzativo di un nuovo modello di sanità in Campania. A lanciarlo è la Cisl Campania nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il segretario generale Doriana Buonavita e il segretario della Fp Cisl Campaina, Lorenzo Medici.
«Il fattore tempo ritengo sia ormai scaduto - ha detto Buonavita - la situazione pandemica ha messo a dura prova tutti noi e la sanità sta pagando un prezzo altissimo in termini di non cura dei malati oltre il Covid. Nulla di quello che avremmo potuto mettere in campo è stato poi attuato. Nonostante le pressanti richieste fatta alla Regione non abbiamo la determinazione del fabbisogno assistenziale, non abbiamo in maniera chiara e dettagliata la consistenza dei precari che ancora ci sono in sanità e soprattutto notizie sulla quantità di risorse da investire nel pubblico e nel privato e i fondi arrivati anche in Campania per fronteggiare la pandemia. Soprattutto non siamo a conoscenza dell'iniziativa che la Regione intende mettere in campo per quel che concerne la medicina territoriale».
Buonavita ha ribadito che «il nostro obiettivo è quello di intervenire strutturalmente sul modello del servizio sanitario regionale per riportarlo a livelli accettabili, dopo anni di tagli indistinti e scelte sbagliate che lo hanno reso del tutto inadeguato a garantire standard qualitativi di assistenza. Per questo chiediamo alla Regione di investire nella medicina territoriale, in una sana integrazione tra pubblico e privato, piani assunzionali, stabilizzazione precari con requisiti previsti dalle norme, rendicontazione e confronto sui costi di beni e servizi per ottimizzare e rendere più funzionale il sistema sanitario campano».
Medici ha aggiunto che «la pandemia ha dimostrato che il modello attuale di sanità non va. Si ingolfano gli ospedali, non si danno risposte alle altre malattie, a partire da quelle severe. La soluzione è nella medicina territoriale, utilizzando al meglio i fondi del Pnrr per creare strutture di prossimità, con Asl scorporate dagli ospedali, e nella creazione di distretti in grado di dare risposte ai bisogni di salute. Puntiamo a raccogliere 50mila firme per un referendum partecipativo chiamando al voto i cittadini della Campania. È la prima volta che succede. Applichiamo l'articolo 15 dello statuto, pronti a fermare la macchina se la Regione condivide la nostra proposta, che è l'unica possibile per una sanità efficiente ed efficace, in grado di coniugare le altissime professionalità esistenti nel settore con una organizzazione ottimale».
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