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Mascherine in Campania, De Luca: «Noi evitiamo prese in giro»

Mascherine in Campania, De Luca: «Noi evitiamo prese in giro»

«Il Governo decide che da oggi non è obbligatorio l'uso della mascherina all'esterno, in Campania abbiamo deciso diversamente, l'obbligo rimane. Non è un grande sacrificio. Vorremmo evitare, diversamente dal Governo nazionale, finzioni e prese in giro». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. 

«Il Governo - ha aggiunto De Luca - stabilisce che non è obbligatorio l'uso della mascherina ma bisogna portarla in tasca, e poi metterla in caso di assembramenti. Quando si passeggia in una strada commerciale, come si fa a distinguere l'assembramento dal non assembramento? È più semplice indossarla, visto che è obbligatoria sui mezzi di trasporto, nei locali al chiuso e nei negozi. È preferibile fare un gesto di prudenza, saltare un po' il periodo di Carnevale, mantenerci tranquilli per evitare di far riaccendere il contagio. Stiamo più tranquilli tutti quanti. Teniamo conto che siamo la regione a più alta densità abitativa d'Italia e dunque è bene avere un elemento di prudenza in più». 

«DICHIARAZIONI MELONI IRRESPONSABILI». De Luca definisce «francamente irresponsabili» le dichiarazioni del leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni sulla non vaccinazione della figlia.

«L'onorevole Meloni - ha detto De Luca nel corso di una diretta Facebook - ci ha comunicato che non intende vaccinare la sua bambina. Ne prendiamo atto. Non sappiamo se abbia vaccinato la sua bambina con il vaccino anti polio, anti difterite, anti rosolia. Non so se in quella circostanza ha chiesto il parere dei no vax. Ma prendiamo atto di comunicazioni che potremmo risparmiarci, quando abbiamo responsabilità pubbliche». 

MOVIMENTO 5 STELLE. La situazione del Movimento 5 Stelle «non deve rallegrarci. Io sono fra quelli che credono che la colpa principale dei Cinque Stelle sia quella di aver fatto spegnere in Italia una speranza di rinnovamento radicale. Il M5S è stato destinatario di una grande speranza di rinnovamento che è stata completamente tradita. Questo è un danno per la democrazia italiana».

Secondo De Luca «era inevitabile che fosse così, perché sulla base dell'infantilismo politico, della demagogia e in qualche caso della vera e propria stupidità, non si governa né un grande Paese né una grande forza politica». 

Sulla pronuncia del Tribunale di Napoli che ha sospeso lo statuto e la nomina a presidente di Giuseppe Conte, De Luca ha aggiunto: «Si è gridato allo scandalo perché si è denunciato l'intervento della magistratura su un partito. È l'unico caso nel quale la magistratura non c'entra niente. C'è stato un ricorso fatto da alcuni iscritti del Movimento 5 Stelle e la magistratura si è semplicemente pronunciata. Nessuna intrusione, non c'è stata un'iniziativa autonoma di qualche Procura». 

CENTROSINISTRA. De Luca torna ad auspicare la creazione di un'unica «grande forza politica unitaria» formata da Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Commentando la situazione interna del M5S, anche alla luce della recente pronuncia del Tribunale di Napoli, De Luca ha detto che «non è una cosa di cui rallegrarsi, è una grande speranza di rinnovamento che si è spenta. C'è solo da sperare - ha aggiunto in diretta Facebook - che si cominci a ragionare seriamente su come creare una grande forza politica unitaria in grado di interpretare il riformismo in Italia, sulla base di un programma chiaro, realistico, e ambizioso di rinnovamento del nostro Paese». 

SCUOLA. «Per quanto riguarda la scuola, mi pare che stiamo anche qui uscendo progressivamente da problemi delicati. Non grazie, ma nonostante il Ministero». «Non abbiamo condiviso con il Ministero alcune scelte - ha ricordato De Luca - abbiamo contestato l'atteggiamento propagandistico assunto dal Ministero il quale, in una conferenza stampa del 10 gennaio, ha detto che andava praticamente tutto bene in Italia. Era una comunicazione falsa, perché il mese di gennaio è stato un caos in tutta Italia. Abbiamo mandato al manicomio i dirigenti scolastici, le famiglie, abbiamo verificato che le mascherine che dovevano arrivare non arrivavano, i tamponi meno che mai, l'accordo con i medici di medicina generale non esisteva e così via. Non grazie, ma nonostante il Ministero, ci stiamo avviando verso la normalità».  

BELLONI. «C'è stata una novità sgradevole, un piccolo episodio che ha riguardato la dottoressa Belloni, responsabile dei servizi di informazione del nostro Paese, la quale ha deciso di andare a pranzo con un ministro e di pubblicare considerazioni che a mio parere un responsabile dei servizi di informazione si deve risparmiare». «Non ci sono bandiere di partito che tengano, per me chi è responsabile dei servizi di informazione va a pranzo a casa sua e se ne sta da sola. Ma in Italia abbiamo visto ormai di tutto», ha aggiunto De Luca. 

QUIRINALE. L'elezione del Presidente della Repubblica «alla fine si è conclusa bene, abbiamo rieletto Capo dello Stato Sergio Mattarella. Ma lo spettacolo fornito dalle forze politiche in quella settimana è stato francamente sconcertante». «È evidente che questo sistema non regge. Abbiamo scontato la balcanizzazione del Parlamento e delle forze politiche», ha aggiunto.  

«PROPORZIONALE? SI' MA CON SBARRAMENTO AL 7%». «Si sta cominciando a ragionare su sistemi elettorali. Parliamoci chiaro, per me abbiamo due sistemi: o quello francese, elezione diretta a doppio turno, ma questo comporta modifiche costituzionali complessive, o si può reintrodurre il proporzionale, ma a condizione che si applichi il sistema tedesco. In Germania c'è il proporzionale ma c'è una soglia di sbarramento del 7%. Se è questa la scelta del proporzionale va bene, ma dubito che in Italia avremo la forza politica e l'onestà intellettuale di fare una scelta così impegnativa».

«È evidente - ha aggiunto De Luca - che se fai il proporzionale e poi hai una soglia di sbarramento che consente a tutti, anche a chi gestisce un condominio, di andare in Parlamento, avremo un Parlamento balcanizzato nel quale sarà quasi impossibile governare il Paese. Non credo che in questo ultimo anno di legislatura riusciremo a fare delle scelte serie, quindi purtroppo c'è da essere pessimisti da questo punto di vista. Ragionando su quello che si vede nel panorama politico, sarebbe un atto eroico avere fiducia». 

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