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Condannato all'ergastolo, permesso straordinario a boss per vedere i parenti

Condannato all'ergastolo, permesso straordinario a boss per vedere i parenti

Il magistrato di sorveglianza di Napoli ha concesso un permesso straordinario a Francesco Mauriello, 60 anni, di San Cipriano, boss dei casalesi, ergastolano, condannato in via definitiva per il duplice omicidio di due carabinieri, per far visita a parenti, non avendo più contatti con la criminalità. È stata accolta la richiesta di libertà di alcuni giorni presentata dal suo legale, Domenico della Gatta.

Ne dà notizia il quotidiano online “Casertacè", ricordando che «il provvedimento viene adottato in seguito alla decisione della Corte costituzionale del 2019, la quale apriva le porte anche ai condannati per reati ostativi, non collaboranti e previa verifica della cessazione di collegamenti con la criminalità organizzata».

Mauriello, riferisce il quotidiano, «fu arrestato per i fatti del 4 dicembre 1987 a Castel Morrone per duplice delitto nei confronti del siracusano Carmelo Gangi e barese Luciano Pignatelli. In cella finirono anche Antonio Basco e Pasquale Spierto. Il quarto componente individuato, Vincenzo Maisto nel frattempo è deceduto a seguito di agguato di stampo camorristico avvenuto il 15 dicembre 1992 a S. Cipriano d'Aversa. Tutti con sentenza di 1° grado emessa il 25 giugno 2009 dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere sono stati condannati all'ergastolo. La sentenza è stata confermata dalla Corte D'Assise di Appello di Napoli il 21 dicembre 2011 ed infine, in Cassazione il 13 gennaio 2012, diventando definitiva e irrevocabile».

 

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