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11 Marzo 2022 - 15:15
«Credo che ci sia stata da parte della Russia una sottovalutazione grave della capacità di resistenza dell'Ucraina, anche del livello di armamento di cui era dotata l'Ucraina anche per le forniture occidentali. Ho la sensazione che si vada verso uno scenario di tipo vietnamita, con un'espansione dei fenomeni di guerriglia e soprattutto di drammatica penalizzazione delle popolazioni civili». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.
«La priorità dovrebbe essere avere un cessate il fuoco per consentire ai civili l'evacuazione ma anche la salvezza - ha aggiunto De Luca - ma ho la sensazione che non ci siano più i margini per avere una trattativa diplomatica breve. Per come si è messa la situazione bellica, la Russia non si fermerà prima di aver raggiunto qualche obiettivo, e prima di averli raggiunti non credo che ci saranno margini di trattativa. Per quel che si riesce a capire, l'invasione russa punta non all'occupazione dell'Ucraina, ma probabilmente a occupare tutta la fascia meridionale, il Donbass e alcune delle città principali a cominciare da Kiev, e poi dichiarerà il cessate il fuoco e si renderà disponibile per una trattativa. Credo sia questo lo scenario più probabile ad oggi».
ACCOGLIENZA RIFUGIATI. «All'Ospedale del Mare abbiamo avuto 1.653 arrivi di ucraini a cui attribuire il codice Stp. Abbiamo fatto 1.600 tamponi, di cui sono risultati positivi 203 unità» ha detto De Luca, facendo il punto sull'accoglienza dei rifugiati dall'Ucraina in Campania.
«Il problema - ha spiegato De Luca nel corso di una diretta Facebook - è che abbiamo un livello di vaccinazione dei profughi ucraini bassissimo, quindi dobbiamo fare attenzione perché non si diffondano focolai Covid. Abbiamo anche un livello elevato di altre patologie presenti tra i profughi, in particolare tubercolosi ed epatite. Abbiamo un livello basso di vaccinazione dei bambini, per cui dobbiamo pensare anche a una campagna di vaccinazione. Rispetto ai profughi che arrivano dobbiamo fare un lavoro attento, di screening per quanto riguarda il Covid, tamponi e vaccinazione, poi screening per tubercolosi e altre patologie, poi vaccinazioni per i bambini».
De Luca ha sottolineato che «le vicende di questi giorni ci obbligano a fare i conti con un'altra emergenza, ma è evidente che non dobbiamo distrarci, dobbiamo seguire attentamente gli arrivi per fare prevenzione. Chiedo al Consolato, ai Comuni e alle tante famiglie ucraine da tempo nella nostra regione a darci una mano a fare i controlli. È capitato che siano arrivate persone con mezzi propri o anche con un pullman e che dopo mezz'ora sono scomparse. Questo non va bene, dobbiamo fare i controlli. Vi prego di aiutarci a governare insieme questo problema. Noi garantiremo il massimo di solidarietà e di accoglienza», ha concluso.
COVID. «L'uso della mascherina deve rimanere diffuso, vi prego di essere attenti. Possono esserci varianti o ripresa di contagiosità anche di varianti vecchie che ci impongono di essere prudenti. Manteniamo l'uso della mascherina anche quando non ci sono obblighi particolari, come atto di responsabilità e di autotutela» ha detto De Luca in merito all'emergenza Covid.
«Abbiamo registrato qualche problema sul Covid negli ultimi giorni. Stiamo seguendo con molta attenzione - ha aggiunto De Luca - quello che sta succedendo in Gran Bretagna, che anticipa quello che succede nel resto d'Europa di 2-3 settimane, dove stiamo registrando una ripresa di contagio. I nostri virologi fanno la valutazione che c'è una ripresa di contagiosità della variante Delta e, di quelli che si sono contagiati pur avendo la tripla dose, abbiamo verificato che il contagio c'è stato dopo 5 mesi più o meno dalla terza dose. La valutazione che fanno i nostri virologi è che probabilmente in primavera non avremo una nuova ondata di contagio, ma se prosegue questo fenomeno rischiamo di avere la ripetizione dello scorso anno e del 2020: primavera ed estate tranquilla, poi apertura delle attività, arriviamo in autunno e ci ritroviamo il problema. Speriamo che non sia così, ma dobbiamo sapere che è uno degli scenari possibili».
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