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03 Aprile 2022 - 16:33
Un macabro manifesto funebre rivolto al vescovo della diocesi di Nocera-Sarno, Giuseppe Giudice, è stato affisso in diversi comuni dell'Agro Nocerino Sarnese, in provincia di Salerno. Il manifesto è spuntato dopo la decisione dell'Assemblea del clero di sospendere le processioni fino a data da destinarsi, sia come forma di prudenza per l'emergenza Covid ancora in corso sia per rispetto di quanto sta accadendo in Ucraina.
«Monsignor Giuseppe Giudice pseudo vescovo di Nocera Inferiore - Sarno ha tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali», si legge nel necrologio. «Ne danno la triste notizia le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al Covid e ora continuano a lavorare per una scelta disonesta e ingiusta. Un grave lutto ha colpito il nostro Agro, ma uniti vinceremo contro il Vescovo».
Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore per provare a risalire ai responsabili della macabra affissione.
Intanto, il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, che si era detto contrario alla decisione di sospendere gli eventi, in una nota pubblicata sui suoi social, sottolinea la propria «ferma condanna contro gli atti intimidatori e gli atteggiamenti aggressivi che si stanno perpetrando nei confronti del capo della Chiesa diocesana, Sua Eccellenza, mons. Giuseppe Giudice». «I toni violenti assunti in seguito alla decisione dell'Assemblea del clero diocesano di non procedere con la ripartenza delle processioni fino a data da destinarsi - prosegue - non appartengono alle modalità delle disquisizioni civili, rispetto a cui si può manifestare consenso o dissenso, ma mai oltrepassare il limite della civiltà».
«Mi riferisco in particolare - precisa - al manifesto funebre stampato e affisso per le strade dell'agro in cui si esplicita che il vescovo Giudice avrebbe “tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste padronali", a firma di vari attori commerciali del panorama dei festeggiamenti».
Domani mattina, «presenterò al Vescovo - anticipa - il mio rammarico personale per la grave vicenda. Questi atti non solo oltraggiano le autorità religiose nelle vesti istituzionali e personali, ma danneggiano gli stessi commercianti, cittadini e le istituzioni tutte».
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