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05 Aprile 2022 - 17:39
Un bar nel quartiere Torrione di Salerno era la "centrale di riscossione" delle attività di usura al centro delle indagini della Procura salernitana, culminate oggi nell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone (una in carcere e 3 agli arresti domiciliari).
Le indagini, svolte dai Carabinieri della sezione operativa del Nor della compagnia di Salerno tra il 2018 e il 2020, hanno consentito di far luce su condotte usurarie poste in essere ai danni di 12 persone. Le vittime, molte delle quali in stato di grave bisogno, sarebbero state costrette a corrispondere quote di interesse arrivate a un tasso di interesse del 400% su base annua rispetto ai prestiti iniziali, oscillanti tra i 100 e i 3mila euro, elargiti nel corso di incontri durante i quali erano pattuite le modalità di concessione e di restituzione delle somme. Il giro d'affari è stato quantificato in svariate decine di migliaia di euro.
Ai quattro destinatari dell'ordinanza è contestato inoltre di aver assoggettato i debitori con minacce, vessazioni e pressioni psicologiche costanti, giungendo a paventare la sottrazione delle loro auto quale garanzia per il credito indebitamente vantato. In un caso, una delle vittime sarebbe stata costretta a consegnare agli indagati il proprio postamat, utilizzato da questi ultimi per prelevare allo sportello somme di denaro pretese quali interessi per i prestiti usurari concessi.
Uno degli indagati si sarebbe avvalso della complicità di due donne salernitane a cui era legato sentimentalmente. Il quarto destinatario del provvedimento è il gestore di un bar nel quartiere Torrione, utilizzato come centrale di riscossione. L'uomo destinatario della misura della custodia cautelare in carcere è stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa, che avrebbe più volte minacciato di utilizzare nei confronti delle vittime per rientrare dai crediti vantati
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