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09 Aprile 2022 - 16:41
Una campana seicentesca in bronzo decorato, scomparsa in circostanze ignote agli inizi degli anni '80 dal Santuario di Santa Maria di Mortola a Rocca d'Evandro (Caserta), sarà restituita oggi pomeriggio dai Carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca al sindaco di Rocca d'Evandro, Emilia Delli Colli, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo.
La campana, alta 46 centimetri e con un diametro pari a 33 centimetri, presenta una decorazione tripartita, da cui affiorano due fasce superiori con iscrizione recante la dedica e il nome del donatore, una fascia centrale con due gruppi iconografici, infine una fascia inferiore con iscrizione recante indicazioni dell'artigiano che l'ha realizzata e dell'anno di fabbricazione,1687. La campana è stata trovata dal sindaco, abbandonata in un terreno di campagna, a gennaio 2021 e consegnata ai Carabinieri della Stazione di Rocca d'Evandro che, al fine di ricostruire la provenienza della campana, hanno sviluppato un'indagine coordinata dalla Procura di Cassino.
I successivi accertamenti, svolti in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Napoli e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, hanno permesso di identificare la campana che viene oggi restituita alla comunità locale. Di fondamentale importanza per le indagini è stato, inoltre, l'ausilio della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, in uso al Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale, che può contare sul più grande database di opere d'arte da ricercare al mondo, con oltre 1.200.000 oggetti asportati e quasi 56.000 furti denunciati.
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