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03 Maggio 2022 - 13:06
Gli interessi del clan dei Casalesi sugli appalti per i servizi della rete ferroviaria e di pavimentazione stradale sono al centro di un'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, culminata questa mattina nell'esecuzione di misure cautelari per 35 persone e di decreti di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo stimato in circa 50 milioni di euro.
Le misure (17 custodie in carcere, 17 arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono state eseguite dagli agenti della Dia di Napoli, dai militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Caserta e del Nucleo investigativo centrale del Dap, su delega della Procura di Napoli.
I provvedimenti cautelari, eseguiti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Bari e Lecco, sono stati emessi in due distinti procedimenti dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di partecipazione al clan dei Casalesi, fazione capeggiata da Francesco Schiavone, estorsione, intestazione fittizia di beni, turbativa d'asta, corruzione e riciclaggio con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa.
Gli accertamenti patrimoniali svolti dal Centro operativo di Napoli della Dia, in collaborazione con il Nucleo investigativo dei Carabinieri di Caserta, hanno consentito di individuare complessi meccanismi di riciclaggio e di illecita interposizione negoziale. Contestualmente, è stata eseguita dai Carabinieri di Caserta un'altra misura cautelare, emessa in un separato procedimento, nei confronti di un avvocato e del responsabile di un'agenzia bancaria, poiché gravemente indiziati di aver rivelato a uno degli indagati l'esistenza delle indagini.
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