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14 Giugno 2022 - 18:00
La Regione Campania unisce le forze con le sette Università del territorio. Presentato questa mattina, a Palazzo Santa Lucia a Napoli, il Programma di interventi per il miglioramento dell'offerta di servizi residenziali universitari nelle aree urbane delle cinque province campane. Già lo scorso 13 maggio Regione, atenei e Adisurc, l'Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario, avevano sottoscritto un Protocollo d'Intesa finalizzato a definire ruoli e impegni dei soggetti sottoscrittori in materia.
Quella firma era stata la base sulla quale si è poi poggiata la richiesta di finanziamento che la Campania ha formalizzato per partecipare al bando del Mur (Ministero dell'Università e della Ricerca): sono 81,7 i milioni di euro che serviranno per realizzare un parco di 9 progetti grazie ai quali sarà possibile aumentare la dotazione di residenze universitarie nell'ordine di 871 nuovi posti alloggio.
All'atto pratico ci sarebbe così un incremento di circa il 60% dell'attuale dotazione regionale che è pari a 1520 posti alloggio. Si tratta di progetti di elevata qualità architettonica che adottano un approccio teso al superamento del tradizionale modello di "studentato-dormitorio" e prefigurano formule più aperte e innovative di student houses con tipologie abitative e funzioni di servizio diversificate ed aperte alla città. Tutti i progetti sono rivolti al recupero e alla rifunzionalizzazione di complessi immobiliari in molti casi dismessi da lungo tempo, come nel caso dell'Arsenale Militare di via Campegna o di Casa Miranda a Napoli, o della caserma Carducci a Caserta.
Gli interventi sono localizzati in posizione strategica rispetto alle sedi universitarie e in alcuni casi si collocano in aree di elevatissimo valore storico architettonico: alcuni esempi sono il Complesso Vittorino a Benevento, la Residenza Medici a Portici e l'ex Istituto Pontificio, edificio compreso nel Complesso Monumentale di Santa Chiara nel centro storico di Napoli, che potrà così essere restituito alla fruizione collettiva dopo anni di abbandono.
Nel giorno della presentazione del programma di interventi, assieme al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a Palazzo Santa Lucia sono intervenuti i rappresentanti degli atenei. Presenti dunque i rettori Matteo Lorito (Federico II), Alberto Carotenuto (Partenope), e Gerardo Canfora (UniSannio), i delegati Antonio Pietrosanto (Università di Salerno) e Gianfranco De Matteis (Università Vanvitelli) e il presidente di Adisurc Emilio Di Marzio.
«La Regione ha messo insieme tutte le Università della Campania che lavorano per un programma comune, in questo caso per la realizzazione di residenze universitarie - sottolinea De Luca - Abbiamo una situazione drammatica perché su 170 mila studenti universitari ci sono appena 1500 residenze e di queste 1200 solo a Salerno nel campus di Fisciano: è chiaro che dobbiamo crescere. Il programma definito con le università ci consentirà di realizzare 850 posti letto nuovi in tutte le province della Campania».
«È davvero un obiettivo straordinario, storicamente anche nel campo universitario le risorse che arrivano da Stato e governo centrale vedono una penalizzazione del sud. In questo caso siamo fiduciosi di ottenere il finanziamento delle residenze avendo presentato un programma unitario di tutto il sistema universitario campano», aggiunge De Luca.
Nell'università del domani De Luca vede servizi sempre più completi per gli studenti, «trasporti che consentono di arrivare alle residenze e un contesto urbano che consenta a ragazze e ragazzi di vivere in maniera tranquilla».
L'obiettivo è esportare il modello Fisciano: «Lì i servizi interni e quelli di mensa sono eccellenti. Dobbiamo fare questo dappertutto, contando anche su Adisurc che in passato ha avuto vari problemi ma oggi è una struttura in grado di gestire le cose in maniera corretta. Quindi - chiosa il governatore - non dobbiamo perdere tempo per definire i progetti e sperare che il Governo li finanzi tutti quanti».
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