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17 Giugno 2022 - 13:29
NAPOLI. Materie prime, aumenti delle bollette di luce e gas che si abbattono sulle imprese campane: per alcune filiere - come l’automotive e l’aerospazio - è un nuovo lockdown. Ciononostante resiste il Made in Campania con l’agroalimentare e la farmaceutica che conquistano nuovi mercati, pronti a superare l’impasse dei costi maggiorati da noli e rincari. Lo rileva il Bollettino Mezzogiorno 2022 di Srm, centro studi collegato a Intesa Sanpaolo, in un focus sul quadro macroeconomico regionale e sull’andamento delle imprese in Campania nei primi quattro mesi del 2022. Gli analisti rilevano che nel 2021 l’interscambio commerciale con l’estero è stato pari a 29 miliardi di euro, in crescita del 18,5% rispetto all’anno prima.
In particolare sono cresciute le esportazioni verso i Paesi dell’area euro, con un +10,4%. A trainare le esportazioni è ancora l’agroalimentare con 3,5 miliardi di euro ed una crescita del 4,3%; seguono gli articoli farmaceutici (2,1 miliardi, +17,2%) e i trasporti, terzo settore in volume dell’export, seppure in calo del 4,2%. Anche la moda si avvicina ai livelli standard pre-Covid alle esportazioni. «Nonostante il periodo di forte stress dovuto alla pandemia, alla situazione internazionale e all’inflazione, il settore sta reagendo bene», dice Carlo Palmieri, vicepresidente di Sistema Moda Italia con delega al Mezzogiorno. «È la dimostrazione della resilienza prima e della capacità delle aziende campane che, abituate a combattere problematiche che spesso altri territori non hanno, in questo caso sono protagoniste di una concreta ripresa post-pandemia».
Reagisce alla grande anche la mozzarella di bufala campana Dop che non si è fermata nemmeno nei momenti più duri, un trend (+7% rispetto al 2020 e ben 22% in più rispetto a cinque anni prima) che è ripartito un anno fa nonostante l’escalation dei costi produttivi. «La sfida è continuare a crescere in una congiuntura ancora complessa, posizionandola sempre più come prodotto di eccellenza e conquistare i più giovani», spiega il presidente del Consorzio di tutela, Domenico Raimondo. E questo è l’obiettivo della campagna digital e social presentata al Cibus dal Consorzio per fidelizzare i millennials e rimarcare che la mozzarella di bufala campana è un’eccellenza del saper fare Made in Italy.
Che si ritorna piano piano ai livelli prepandemia lo rileva anche un’analisi di Coldiretti su dati Istat che, grazie a un balzo del 21,6% nei primi mesi del 2022, rileva un record storico per le esportazioni alimentari anche se preoccupano ancora gli effetti del conflitto in Ucraina. E, per la prima volta, si affaccia sui mercati esteri anche l’olio extravergine di oliva campano e ci sono buoni segnali per ortofrutta, vino e olio con tendenza a crescere, come sottolinea Raffaele Amore, presidente Cia Campania: «C’è un risveglio a 360 gradi dei prodotti di eccellenza, in particolare dell’olio evo che tuteleremo con il marchio europeo appena Bruxelles darà l’ok al disciplinare messo a punto dal Comitato Igp Campania. Sarà uno strumento in più per ottenere una maggiore massa critica per meglio affrontare il mercato, soprattutto nei confronti della Gdo».
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