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28 Luglio 2022 - 13:28
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (Salerno) ucciso il 5 settembre 2010. Ci sono 9 indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno nei confronti dei quali militari del Ros di Roma e della sezione anticrimine di Salerno hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Dda salernitana. I 9 destinatari del provvedimento sono indagati a vario titolo per i reati di omicidio e di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
IPOTESI PROCURA. Angelo Vassallo sarebbe stato ucciso per impedire che denunciasse un traffico di sostanze stupefacenti di cui era giunto a conoscenza e che avveniva nel porto di Acciaroli, frazione del comune di Pollica e rinomata località turistica del Cilento. Questa l'ipotesi alla base delle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Salerno culminate oggi con l'esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti di 9 persone indagate a vario titolo per i reati di omicidio e di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
DOPO OMICIDIO INDAGINI INDIRIZZATE SU SOGGETTI ESTRANEI. Nella fase immediatamente successiva all'omicidio sarebbero state poste in essere una serie di attività investigative che ebbero quale effetto quello di «indirizzare le investigazioni nei confronti di soggetti risultati poi del tutto estranei all'episodio criminoso». È quanto si legge in una nota della Procura di Salerno con la quale si dà notizia dell'esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti di 9 persone indagate a vario titolo per omicidio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini della Dda di Salerno si sono concentrate anche sullo svolgimento e sulle reali finalità di queste attività investigative, poste in essere «nella fase immediatamente successiva alla commissione del delitto, in assenza di delega da parte di questa Procura della Repubblica competente all'accertamento dei fatti».
INDAGATI UN COLONNELLO DEI CARABINIERI E UN EX CARABINIERE. Ci sono anche un colonnello dei carabinieri e un ex carabiniere tra i nove indagati: si tratta, secondo quanto trapela dal riserbo degli inquirenti, del colonnello Fabio Cagnazzo e dell'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, che era già indagato per il delitto ed è stato di recente condannato a 15 anni di carcere per concorso esterno in traffico internaziopnale di droga e altri reati.
Sottufficiale, Cioffi per lungo tempo è stato collaboratore di Cagnazzo, che all'epoca dei fatti era comandante provinciale dell'Arma di Frosinone.
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