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Elezioni, Campania paracadute per i big

Elezioni, Campania paracadute per i big

Nei listini ministri e leader nazionali, penalizzato il territorio. Esclusioni eccelenti, mal di pancia in Fi e Fdi

NAPOLI. Uno dei “cervelli” della Lega nazionale espressi dalla Campania, Gianluca Cantalamessa, e l’uomo della battaglia quotidiana al governatore De Luca Severino Nappi, di recente zittito staccandogli il microfono durante il suo intervento in Consiglio regionale. Sono questi alcuni dei protagonisti delle liste della Lega in Campania su cui punta il partito di Salvini.

La Lega in Campania presenta infatti gli uscenti Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa capolista nei due collegi per il Senato, con Castiello che va anche all’uninominale regionale. Il consigliere regionale Nappi è invece capolista in Campania 2, mentre a Napoli (Campania 1) capolista è la consigliera comunale Rosaria Borrelli, passata alla Lega dopo essere stata eletta nella lista di Maresca, candidato del centrodestra a sindaco. Capolista alla Camera è anche Giampiero Zinzi, capogruppo in consiglio regionale della Lega, mentre al collegio per la Camera di Caserta è capolista Vannia Gava, friulana, già sottosegretario al ministero della transizione ecologica nel governo Draghi.

Per gli uninominali, oltre a Pina Castiello al senato, si candidano Maria Concetta Donnarumma, 31enne di Gragnano che prese circa 5mila voti alle regionali 2020 e che è anche seconda nella plurinominale per la Camera dietro Severino Nappi, e Attilio Pierro, consigliere regionale e coordinatore della provincia di Salerno. Per Forza Italia, invece, Silvio Berlusconi capolista al Senato a Napoli, con alle spalle la senatrice di Bologna Anna Maria Bernini, che è invece capolista nella lista Campania 2. Nelle liste plurinominali si cerca di blindare tutti i vertici nazionali. Le liste presentate ieri dal coordinatore regionale Fulvio Martusciello sono state un parto travagliato con defezioni eccellenti. Addio a Domenico De Siano, ex coordinatore fino a un mese fa e senatore uscente e ad Antonio Pentangelo, coordinatore di Napoli e deputato uscente.

Al Senato a Napoli la scelta cade sull’ex governatore della Campania Stefano Caldoro, attualmente consigliere regionale. Per Fdi, invece, sarà l’ex presidente del Senato, Marcello Pera, a guidare il listino per l’Elezioni al Senato. A completare il listino la senatrice Giovanna Petrenga, il coordinatore di Fdi a Napoli Sergio Rastrelli e la giornalista Gabriella Peluso, capo ufficio stampa del Consiglio regionale della Campania. Petrenga però guida il listino al Senato anche nel collegio di Campania 2. Scende in campo per la Camera dei Deputati anche Marta Schifone, componente del direttivo di Fdi, figlia di Luciano, storico dirigente di An. Corrono per la riconferma i deputati uscenti Edmondo Cirielli e Antonio Iannone che all’ uninominale per la Camera a Caserta sfida Piero De Luca, candidato del Pd, figlio del presidente della Regione.

Candidature che hanno scatenato polemiche. In una nota alcuni dirigenti di Fdi hanno fatto appello a Giorgia Meloni «affinché dia rappresentanza a un territorio ricco di storia». Le liste del centrosinistra vedono nei collegi più difficili, quelli uninominali, tanti nomi tra i fedelissimi del governatore Vincenzo De Luca, che schiera anche il figlio a Caserta, mentre nella provincia di Salerno spiaccano i nomi di Fulvio Bonavitacola (nella foto) e Luca Cascone. È lui il vero protagonista di queste elezioni. E molte scelte degli avversari sembrano orientate proprio a disinnescare le armi vincenti del Governatore.

Ma anche in questo caso nelle liste plurinominali prevalgono i nomi nazionali: i ministri uscenti Franceschini e Speranza capolista al Senato e alla Camera, con loro l’ex segretaria Cgil Susanna Camusso e il segretario Pd di Napoli Marco Sarracino, ma anche Di Maio e Spadafora nell’uninominale. Clemente Mastella, invece, binda la moglie Sandra Lonardo, capolista del listino al Senato per il Collegio Campania 2. In lista anche Oreste Agosto, avvocato salernitano, grillino della prima ora e protagonista di una battaglia legale contro la realizzazione del Crescent, l’edificio che affaccia sulla nuova piazza sul mare, fortemente voluto dal presidente della Giunta regionale.

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