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30 Settembre 2022 - 07:43
NAPOLI. «Nessuna conferma, ovviamente, ma la voce cresce a dismisura nelle ultime ore». E la voce è quella che vedrebbe il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca (nella foto) «pronto a candidarsi» alla segreteria nazionale del Pd. Il diretto interessato non conferma e non smentisce, ma l’indiscrezione raccolta da “La Verità” darebbe tutto un altro peso alle parole pronunciate da De Luca all’indomani del voto quando, commentando il pessimo risultato del Pd, ha detto che «occorre reagire con forza. Chi si è stancato stia a casa. Per chi vuole combattere è necessario guardare in faccia la realtà». Non sono stati pochi quelli che hanno interpretato le parole di De Luca come il preannuncio di una discesa in campo per la segreteria.
AUTOCANDIDATURE E POLEMICHE. Tra i dem fioccano le autocandidature e le polemiche, e De Luca sa bene che uscire allo scoperto ora, in una corsa che si annuncia lunga, vorrebbe dire prestare il fianco a nuovi attacchi. In campo c’è già un altro governatore, anch’egli candidato in pectore: quello dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Ci sono poi l’ex ministra Paola De Micheli, il sindaco di Bari, Antonio Decaro e quello di Pesaro, Matteo Ricci. Il tutto in attesa che la sinistra del partito decida chi candidare: in lizza ci sono la pasionaria emiliana Elly Schlein, e soprattutto i nomi di peso del ministro del Lavoro, Andrea Orlando e l’attuale vicesegretario, Giuseppe Provenzano.
L’INCOGNITA DEL RAPPORTO CON IL M5S. Sulla strada di De Luca pesa però il rapporto con i Cinque Stelle, da sempre conflittuale. Una sua candidatura, infatti, metterebbe ancora più in salita la ricostruzione del rapporto con il M5S. Anche perché i grillini hanno appena confermato di restare all’opposizione in Regione, contrariamente al loro posizionamento al Comune di Napoli, dove invece restano nella maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi, che invece continua a tessere con convinzione la tela dell’intesa progressista. «C’è un vuoto da riempire» dice un esponente di peso dell’entourage di De Luca al quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, mentre la deputata 5 stelle Chiara Appendino, fa una prima apertura al Pd: «Ben vengano battaglie parlamentari comuni».
RILANCIO DEL PIANO PER IL LAVORO. Di certo De Luca ieri è tornato a rilanciare uno dei suoi cavalli di battaglia preferiti: il piano di assunzioni nella Pubblica amministrazione per i giovani del Sud. Un’idea lanciata dal governatore in campagna elettorale e che era stata fatta propria da Enrico Letta, che a sua volta l’aveva messa al centro del manifesto per il Mezzogiorno elaborato a taranto con lo stesso De Luca e con il presidente della Puglia, Michele Emiliano. «Qui dobbiamo realizzare il piano per il lavoro, non l’assistenza - ha spiegato il governatore campano - . Piano per il lavoro per i giovani per bloccare questa migrazione ormai drammatica dal Sud verso il Nord e l’estero». Per questo De Luca ha annunciato che «nelle prossime settimane come Regione lavoreremo su questo obiettivo: un nuovo piano per dare lavoro a tempo indeterminato ai nostri giovani».
ATTACCO AL REDDITO DI CITTADINANZA. Tuttavia, è evidente che un piano di tal genere non riguarderebbe solo la Campania, si tratta di una proposta di respiro nazionale che è pronta a diventare la principale bandiera di un’eventuale candidatura di De Luca alla segreteria del Pd. Nel frattempo il governatore non cambia idea sul reddito di cittadinanza: sì all’aiuto «alle persone che non ce la fanno», ma «dobbiamo distinguere l’aiuto dall’avviamento al lavoro. Dobbiamo realizzare il piano per il lavoro, non l’assistenza».
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