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Autonomia, Calderoli “apre” alle proposte di De Luca

Autonomia, Calderoli “apre” alle proposte di De Luca

La nuova proposta sull'Autonomia regionale potrebbe ricalcare un documento approvato nel 2018-2019 dalla Regione Campania. A renderlo noto è il ministro degli Affari regionali e autonomie, Roberto Calderoli in un incontro organizzato dalla Lega alla fiera di Treviglio, in provincia di Bergamo. «Ho studiato - ha detto Calderoli - le carte di tutte le regioni e ho visto che alcune sono piu' avanti di me, soprattutto del Mezzogiorno. Quindi intendo usare il metodo richiesto da loro come proposta a livello nazionale». Il ministro ha poi aggiunto: «La proposta potrebbe venire proprio dalla Regione Campania. C'e' stata una proposta di De Luca che e' molto piu' avanti rispetto a qualsiasi mia proposta. Io ho messo come requisito i Lep, il superamento della spesa storica con costi e fabbisogni standard, e lui invece e' andato oltre con 7 materie molto importanti e pesanti. Una misura che "e' passata in Consiglio regionale e in giunta in Campania nel 2018-2019».

«Garantisco che a qualunque costo io quel percorso dell'Autonomia da uno a 23 materie trasferibili sono deciso a portarlo a casa. Non e' incostituzionale l'Autonomia differenziata, e' incostituzionale non applicare la Costituzione. La legge questa volta la portiamo a casa, costi quel che costi», ha concluso il ministro. E ha concluso dichiarando: «Ragionevolmente penso che la legge sull'Autonomia possa concludere il suo percorso parlamentare entro un anno».

Dal canto suo De Luca, governatore della Campania, ribadisce la sua opinione sulla bozza Calderoli: «Affrettata, propagandistica. E molto pericolosa». Secondo De Luca ci sono quattro motivi per cui la riforma sarebbe irricevibile: "Riduce a zero il ruolo del Parlamento e del Mef nella valutazione delle intese; non assume come pregiudiziale la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e quindi dei costi standard, prorogando di fatto la spesa storica; spacca l’Italia nei servizi per la salute e per la scuola; e ignora il dovere di definire prioritariamente il fondo di perequazione per il Sud stabilito dall’articolo 119 della Costituzione».

De Luca definisce "parole a ruota libera" quelle del ministro Lollobrigida, secondo cui Autonomia e presidenzialismo procederanno insieme: «Non possono andare insieme. Sono temi del tutto distinti, che vengono ridotti a politica politicante e a ricatti, certo, fra 'alleati'. Si rischia di terremotare l’organizzazione dello Stato e l’equilibrio dei poteri. Non mi è chiara la cura Meloni. Se la ricetta è quella di Calderoli, il Sud è morto», chiosa il governatore della Campania.

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