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22 Novembre 2022 - 08:24
Operazione anticamorra dei Carabinieri del Comando provinciale di Caserta che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare (in carcere e agli arresti domiciliari), emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 37 persone, alcune delle quali considerate elementi di spicco del clan dei Casalesi, fazioni Schiavone e Bidognetti. Le indagini hanno documentato le attività del clan camorristico nell'arco di oltre tre anni, consentendo di appurare lo svolgimento di incontri tra esponenti di vertice delle due fazioni criminali finalizzati a concordare il ripristino di una "cassa comune", pur mantenendo la loro sostanziale autonomia nei termini operativi, economici e territoriali storicamente a loro appartenuti.
Un indagato inoltre avrebbe curato la pianificazione e la realizzazione delle dinamiche criminali della fazione Schiavone, al fine di attuare il controllo capillare del territorio e il reperimento di somme di denaro indispensabili per il sostentamento del gruppo, affermandosi quale punto di riferimento non solo i per gli affiliati ma anche per coloro che, pur non appartenendo al clan, consapevoli della sua posizione di vertice, a lui si sarebbero rivolti al fine di giungere alla soluzione di controversie e dinamiche private.
Oltre al reato associativo, a carico di esponenti delle due fazioni Schiavone e Bidognetti del clan dei Casalesi sono contestate le estorsioni ai danni di numerosi operatori commerciali. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, in un caso, al fine di piegarne la volontà, un imprenditore sarebbe stato ferito alle gambe da colpi d'arma da fuoco. È contestato inoltre il traffico di sostanze stupefacenti e contestuale controllo dell'attività di cessione di droga realizzato da terzi, che sarebbero stati costretti a versare denaro a esponenti del clan per garantirsi la gestione delle piazze di spaccio. L'ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea è stata eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Caserta.
FAZIONE BIDOGNETTI GUIDATA DAI FAMILIARI DEL BOSS AL 41 BIS. La fazione dei Bidognetti del clan dei Casalesi sarebbe ancora organizzata su vincoli di sangue e guidata dai familiari più stretti dello storico capo clan Francesco Bidognetti, da tempo detenuto in regime di 41 bis. È quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul clan dei Casalesi, fazioni Schiavone e Bidognetti, culminate oggi nell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 37 persone, tra le quali alcune considerate elementi di spicco delle due fazioni. La fazione Bidognetti, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata gestita da uno dei figli, il quale, sebbene detenuto, avrebbe utilizzato telefoni cellulari illegalmente introdotti in carcere, e trovati con l'ausilio di personale del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, impartendo ordini e direttive funzionali alla direzione della fazione e a promuovere le attività illegali eseguite da affiliati liberi.
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