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Gli irriducibili di Casamicciola: le case non le lasciamo

Gli irriducibili di Casamicciola: le case non le lasciamo

Da piazza Maio a via Parodi: le voci di chi non vuole spostarsi: 10 famiglie nella zona rossa rifiutano di andare in hotel

CASAMICCIOLA TERME. «Noi da qui non ce ne andiamo. Non possiamo lasciare le nostre case». Li chiamano gli irriducibili di Casamicciola. Sono gli appartenenti a 10 nuclei familiari rimasti a dormire nelle loro case anche la seconda notte dopo l’evacuazione, nonostante si trovino nella zona rossa. Hanno rifiutato di andare in albergo quando le forze dell’ordine hanno tentato di convincerli a lasciare le abitazioni. Altre 44 delle 54 famiglie che la prima notte erano rimaste nelle loro case solo ieri hanno accettato il trasferimento in un luogo più sicuro. «Resteremo qui anche stanotte», è stata la risposta che i vigili urbani e le altre forze dell’ordine si sono sentiti dare invece dagli irriducibili, nonostante l’ordinanza sia valida fino alle 16 di oggi, ultima scadenza cui è stata prorogata l’allerta meteo gialla sull’isola.
IL QUADRILATERO DEL “NO”. La maggior parte di queste persone, concentrate da piazza Maio a via Parodi, da via Pio Monte della Misericordia a piazza Bagni, sono soprattutto anziane. E di andare via, sia pure solo per due notti, non vogliono saperne. Ma c’è anche chi non ha lasciato il proprio appartamento in zona rossa per non abbandonare i genitori anziani, che a loro volta non vogliono spostarsi: «Come faccio ad andare in hotel? Mia madre e mio padre non vogliono andare via, di conseguenza sono costretto a rimanere anch’io, mica li posso abbandonare», spiega uno dei residenti.
«MICA MI POSSONO SPOSTARE CON LA FORZA». Anche in via Principessa Margherita le argomentazioni sono le stesse: «Io da qui non mi muovo, mica mi possono prendere e spostare con la forza», dice una donna con voce ferma. E in effetti ha ragione, visto che l’ordinanza non è coattiva e dunque prevede soltanto che le forze dell’ordine informino gli abitanti della zona rossa del potenziale pericolo e della possibilità di spostarsi in hotel. Il resto può essere solo persuasione moral suasion, come dicono quelli che parlano bene ma le forze dell’ordine non possono spingersi oltre.
SECONDA NOTTE IN HOTEL: «EVACUAZIONE RIUSCITA». Tentativi di mediazione con gli irriducibili sono andati avanti per tutta la giornata di ieri, ma con scarsa fortuna. Per gli altri invece «l’evacuazione è riuscita, si è trattato di un lavoro ben fatto», spiega il commissario per l’alluvione, Giovanni Legnini. In effetti forze dell’ordine e vigili urbani a fine giornata riescono a convincere diversi riottosi.
SECONDA NOTTE PER GLI SFOLLATI. A Ischia cala la sera, per gli sfollati sta per iniziare la seconda notte in hotel. L’ultimo aggiornamento diffuso dall’ufficio del commissario parla di circa 40 delle 50 abitazioni oggetto dell’ordinanza sindacale di sgombero che sono state lasciate dagli occupanti. Risultano ospitate negli alberghi dell’isola 417 persone (a fronte delle 341 della prima notte), mentre oltre 600 hanno optato per l’autonoma sistemazione, a fronte di 1.070 residenti stimati nella zona rossa. E per 130 sfollati c’è stata anche la cena stellata preparata da Nino Di Costanzo, patron del ristorante “Danì Maison”.

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