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11 Febbraio 2023 - 09:03
NAPOLI. L’inchiesta sul cosiddetto Qatargate arriva ad una nuova, clamorosa svolta: un mandato di arresto europeo firmato del giudice istruttore belga Michael Claise è stato eseguito a carico dell’eurodeputato napoletano del Pd, Andrea Cozzolino (nella foto). Gli uomini del Gico del Nucleo di polizia-economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, su delega della Procura federale belga, hanno arrestato il deputato europeo ieri sera nella città partenopea, subito dopo le dimissioni da una clinica napoletana dove Cozzolino era ricoverato per alcuni accertamenti. Per lui è stato disposto il carcere a Poggioreale.
I FINANZIERI A CASA. Prima, però, i finanzieri avevano bussato alla porta dell’abitazione partenopea di Cozzolino, nel quartiere collinare del Vomero, senza però trovarlo: poco dopo si è saputo che l’ex assessore regionale campano si trovava ricoverato in una nota clinica partenopea per alcuni accertamenti, faceva sapere Dezio Ferraro, uno dei suoi avvocati. In mattinata la polizia belga aveva perquisito anche l’abitazione a Bruxelles dell’esponente dem partenopeo, mentre poco prima era stato sequestrato il suo ufficio all’Europarlamento. Gli inquirenti belgi che indagano, ipotizzano un presunto coinvolgimento di Cozzolino nella trama di corruzione organizzata dall’ex eurodeputato ora pentito Antonio Panzeri, che ha portato in carcere anche l’assistente Francesco Giorgi, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, e proprio ieri l’eurodeputato belga Marc Tarabella.
LE ACCUSE. Sotto la lente dei giudici ci sono i presunti rapporti di Cozzolino, per il quale vale ovviamente la presunzione d’innocenza, con Rabat. Per il giudice di Bruxelles, Clais, l’eurodeputato del Pd sarebbe stato «una pedina fondamentale per il Marocco», perché in contatto diretto con «Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia», l’uomo che avrebbe elargito tangenti in contanti. Cozzolino, sempre secondo l’ipotesi accusatoria formulata dagli inquirenti belgi, sarebbe stato parte integrante «della squadra di Panzeri e Giorgi».
IL VOLO PAGATO DAI SERVIZI. Il sospetto è che l’eurodeputato napoletano si sia anche recato in Marocco con un volo pagato, scrive Claise, «dai Servizi segreti di Rabat», anche se su questo punto non c’è alcuna conferma che l’eurodeputato campano sia mai salito su quell’aereo.
COZZOLINO SI È SEMPRE DETTO ESTRANEO. Va ricordato che Cozzolino ha più volte ribadito la sua estraneità alla vicenda e alla commissione giuridica «ha contestato le ipotesi investigative alquanto generiche formulate a suo carico», come riferito da un altro dei suoi avvocati, Dezio Ferraro.
IL PD: ESIGIAMO ONORE E DISCIPLINA. Fonti del Pd hanno fatto sapere che nei confronti di Cozzolino, il giorno stesso in cui è affiorato il suo presunto coinvolgimento, la commissione nazionale di garanzia «ha deliberato la sospensione». Le stesse fonti aggiungono: «Il Pd esige onore, disciplina e rettitudine».
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