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«A Sant’Agata lotta al cancro con il Pascale»

«A Sant’Agata lotta al cancro con il Pascale»

BENEVENTO. Punto per punto, Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania, ha replicato alle sollecitazioni rivolte all’istituzione che rappresenta nel corso dell’Assemblea di Confindustria. Piglio pungente e ironico, quello del governatore De Luca, che ama sempre puntellare i suoi interventi con frecciatine di caratura nazionale sui principali temi di attualità. Ma le risposte al territorio le ha date. La prima, la più significativa, è relativa all’ospedale di Sant’Agata De’ Goti, sottoposto negli ultimi due anni a una pesante ristrutturazione voluta proprio dalla Regione Campania. «Abbiamo già spiegato qualche settimana fa ai sindaci interessati che a Sant'Agata de' Goti realizzeremo un ospedale di comunità, una casa di comunità, una centrale operativa territoriale. E porteremo in tutto il secondo piano dell'ospedale l'attività oncologica e chirurgica del Pascale di Napoli che sarà bloccato per fare degli interventi infrastrutturali anche importanti. Ne approfitteremo per utilizzare a pieno una struttura moderna come Sant'Agata. Faremo una cosa di interesse regionale», ha spiegato De Luca. «Mi dovrei tagliare le vene in base ai problemi posti. Dobbiamo fare un grande sforzo insieme per capire quello che è necessario e quello che è possibile. Sono vicino a questa terra meravigliosa, riconfermo l'impegno di una visione di una Regione dove tutti i territori hanno pari dignità. Tutti conoscete la situazione drammatica in Campania sul fronte personale sanitario: fra poco non avremo chi fa turni al pronto soccorso. E mentre c’è carenza di medici, diecimila giovani che vanno in Bulgaria o Romania per laurearsi: siamo in paese di dementi. Se le regioni del nord tratterranno il gettito fiscale siamo morti. Purtroppo miei colleghi presidenti del sud», si è lamentato Vincenzo De Luca, «hanno votato a favore dell'autonomia per logiche di partito. Per la sanità pubblica questo governo ha stanziato due miliardi...bastano forse per coprire costi dell'aumento delle bollette. Non c'è un euro. Fitto è un traditore del sud. E ad aggravere il quadro, l’assurda gestione dei fondi del Pnrr, 30 miliardi di euro bloccati. Hanno in testa di prendere tutti i fondi del sud e spalmarli sul piano nazionale per coprire buchi del superbonus e dei costi energetici. Vogliono far credere che non sappiamo spendere e dunque se li prendono. Sono dei miserabili. I ministeri non sanno certificare spese e dicono che è colpa delle regioni del sud». Quindi l’annuncio di De Luca riguardo uno dei punti fondamentali per la riconnessione del territorio immaginata dal Confindustria: «Confermo che abbiamo destinato 30 milioni di euro per scalo merci a Ponte Valentino. Vi invito a telefonare tutti in blocco al ministro Fitto perché sono fondi FSC che lui tiene bloccati. Oltre a gustare orecchiette alle cime di rapa pensi di fare qualcosa nella sua vita». Sulle infrastrutture costituite dagli assi viari, il governatore ha parlato delle difficoltà per la realizzazione della bretella Telese-Caianello: un lotto è bloccati per ricorsi giudiziari che non si sa quando saranno definiti. L’intervento per la Caserta-Benevento, il tratto autostradale che dovrebbe evitare ai sanniti di percorrere tutta l’Irpinia per raggiungere Napoli, è suddiviso in due lotti funzionali, uno termina a Paolisi, ed è in corso un confronto con Anas che ha pubblicato gara. Il secondo lotto, da Paolisi a Benevento, attende pareri che sono vincolanti. Infine, sulla Bn-Na via Valle Caudina, che porevede un investimento di 170 milioni di euro, sono intervenute nuove norme di sicurezza che hanno di fatto sospeso le attività. Il governatore De Luca non ha mancato di soffermarsi sul patrimonio agricolo del Sannio: «Qui ci sono varie eccellenze, in particolare in agricoltura. Abbiamo un patrimonio storico artistico importante: c'è possibilità di innescare flusso religioso. Dobbiamo completare rete di mobilità e banda larga, perché annulla le distanze. Possiamo innescare un processo virtuoso di sviluppo. Ma dobbiamo essere previdenti: approviamo tra poco i tre invasi collinari per conservare acqua. Vogliamo realizzarne venti. La diga Campolattaro è una risorsa straordinaria: abbiamo davanti a noi una possibilità vera di sviluppo in un ambiente gradevole, non congestionato. Noi saremo al vostro fianco per quelle che sono le nostre possibilità».

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