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01 Aprile 2023 - 08:45
Il governatore: accelerare le procedure, ma no a gare a ruota libera senza nessun vincolo: la proposta di Salvini è irresponsabile
NAPOLI. Premette di essere uno che si è sempre «battuto contro la palude burocratica», ma di fronte al nuovo Codice degli appalti appena licenziato dal Governo, Vincenzo De Luca taglia corto: «Apre un’autostrada ai processi di corruzione nel nostro Paese». È durissimo il giudizio del governatore della Campania: «Se va avanti la proposta che abbiamo letto sui giornali siamo all’irresponsabilità totale».
«HANNO ESAGERATO IN SENSO OPPOSTO». Secondo il presidente campano, l’errore dell’Esecutivo è consistito nell’aver voluto passare da un estremo all’altro, dal massimo della burocrazia ad una sorta di tana libera tutti. De Luca non nega il presupposto giusto dal quale il Governo è partito, ovvero la necessità di sburocratizzare e semplificare procedure farraginose che spesso impediscono la realizzazione delle opere nei tempi dovuti, «ma hanno esagerato in senso opposto».
«SBAGLIATO ELIMINARE I CONTROLLI ANTIMAFIA». Chi si aspettava un atteggiamento più benevolo nei confronti del nuovo Codice degli appalti fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini è rimasto deluso. Nel mirino di De Luca c’è il fatto che sì, le procedure «vanno accelerate», ma al tempo stesso «non possiamo eliminare i pareri preventivi sull’antimafia», sottolinea nel corso della sua tradizionale diretta social. Insomma, le critiche di De Luca finiscono per riecheggiare quelle già avanzate dal presidente dell’Autorità anticorruzione Giuseppe Busia.
«ALBI INFORMATIZZATI PER PARERI IN 24 ORE». Piuttosto, spiega De Luca, per contemperare la doppia esigenza di semplificare e velocizzare le procedure senza smantellare i controlli la soluzione c’è: «Servono albi informatizzati che ci consentano di avere un parere antimafia nel giro di 24 ore anziché di un mese. Dobbiamo accelerare i processi di modernizzazione, non eliminare i controlli», è la proposta del governatore campano.
SOTTO ACCUSA LE GARE SENZA VINCOLI. Il problema, sottolinea, è che il testo «prevede di poter fare gare a ruota libera senza vincolo di nessun tipo», sottolinea ancora De Luca, che non a caso poi cita proprio il “niet” espresso dall’Anac, l’Autorità anticorruzione: «Giustamente il presidente Busia ha messo in guardia dai pericoli».
ACCELERARE I PROCESSI SENZA ELIMINARE I CONTROLLI. Insomma, ribadisce De Luca, «nel nostro Paese dobbiamo accelerare ma anche mettere dei vincoli, dobbiamo accelerare i processi di modernizzazione ma non eliminare i controlli». Di contro, il rischio è che «chiamando un’impresa qualunque, senza nessuna procedura di gara, apriamo un’autostrada ai processi di corruzione nel nostro Paese».
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