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«Palazzo Santa Lucia? Mancano ancora tre anni...»

«Palazzo Santa Lucia? Mancano ancora tre anni...»

NAPOLI. «Il commissariamento del Pd campano? Sicuramente pesa la vicenda di Caserta, perché non potendo approvare un’anagrafe degli iscritti ne è risultato inficiato il percorso del congresso regionale, dove c’era una candidatura unitaria, quella di Rosetta D’Amelio, sottoscritta anche dai rappresentanti delle altre mozioni, compresa quella della Schlein, che aveva raggiunto un accordo in tempi record». A dirlo il consigliere regionale Massimiliano Manfredi, (nella foto) vicepresidente della commissione Ambiente del parlamentino campano. «Quanto accaduto non è positivo per un partito che viene da un precedente commissariamento, quello di Boccia, che non ha sortito gli effetti sperati, e da un periodo di stasi politica nell’ultimo anno della segreteria regionale guidata da Leo Annunziata».

Consigliere, in molti leggono nella vittoria della Schlein a livello nazionale e nella situazione del Pd campano una sconfitta del governatore Vincenzo De Luca e l’allontanarsi dell’ipotesi di un terzo mandato.

«È prematuro affrontare tutte queste cose. Parliamo di una competizione elettorale che si svolgerà fra tre anni, che in politica sono un’era geologica. Partiamo dalle cose positive…».

Quali?

«Venerdì abbiamo celebrato un bellissimo congresso provinciale a Napoli, eleggendo unitariamente un segretario e un presidente espressioni di una fase di rinnovamento dei gruppi dirigenti, ma allo stesso tempo di forte raccordo con le istanze territoriali. Questo ci consentirà di rimettere in moto il capoluogo e la sua area metropolitana, che saranno propulsori di un’alleanza vasta in grado di unire le necessità di radicalità con quelle del riformismo e mettere assieme i due grandi partiti della coalizione, Pd e M5S, e le forze moderate, senza l’aiuto delle quali non si sarebbero raggiunti quei risultati straordinari che ci portano a governare oltre l’80 per cento delle amministrazioni locali in provincia di Napoli. Se vince Napoli, vince la Campania».

Restiamo sulla Regione: che giudizio dà di questi sette anni e mezzo di gestione De Luca?

«Stiamo operando in maniera significativa in condizioni difficili. Rispetto al sostanziale immobilismo dell’amministrazione Caldoro, questi anni di governo De Luca hanno rimesso in moto la Campania e l’hanno portata in un’altra era. Ma questo non è ancora sufficiente. Serve un ulteriore scatto per portare nel campo dell’ordinarietà servizi essenziali come la sanità e i trasporti, sui quali è stato fatto un lavoro enorme ma occorre ancora lavorare per arrivare agli standard che i nostri concittadini ci chiedono. Tutto questo con un Governo nazionale che tende ad accentrare risorse e decisioni e che ha varato uno sciagurato progetto di autonomia differenziata, che vuole allontanare il Sud dal resto del Paese, invece di sfruttare questa fase, che vede disponibili i fondi europei e quelli del Pnrr per ridurre ancora di più il divario Nord-Sud e consentire a tutto il Paese di avere un trend di crescita sopra la media europea come durante il governo Draghi».

Una sfida importante anche per la classe politica meridionale…

«Dobbiamo essere capaci di guidare un percorso che riguardi tutto il Mezzogiorno, facendo leva su una classe dirigente con la schiena dritta, che deve difendere il territorio a prescindere dalle appartenenze di partito. Se questo avverrà, fra tre anni discuteremo di quali sono le coalizioni e i candidati migliori per continuare la stagione del centrosinistra, in Campania come in Puglia. Altrimenti la nostra sarà stata una discussione puramente accademica, perché a quel punto ci troveremo a guidare una parte del Paese che non ha più gli strumenti per competere con le altre Regioni».

Lei ha votato per Bonaccini, che ha vinto nell’area metropolitana di Napoli e in Campania. Quale sarà il rapporto con la Schlein?

«Elly, che non ho il piacere di conoscere, è la segretaria di tutto il partito. Mi auguro che sappia imporre quella svolta che dalla nascita del Pd non si è riusciti a imprimere, ovvero mettere al centro il Sud nelle politiche del partito e nelle scelte dei Governi. Ho molto apprezzato che finalmente abbia detto un “no” chiaro al progetto di autonoma differenziata e mi auguro che il partito faccia lo stesso in tutto il Paese. Una cosa che purtroppo non è successa durante la segreteria Letta. Mi farebbe piacere che la Schlein accogliesse la proposta del nostro neosegretario provinciale Annunziata di indire a Napoli una grande manifestazione contro il ddl Calderoli».

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