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De Luca: «Su abuso d'ufficio bene la proposta del Governo»

De Luca: «Su abuso d'ufficio bene la proposta del Governo»

«Il Governo ha presentato la proposta di eliminazione del reato di abuso in atto d'ufficio, assieme ad altre proposte per il mondo della giustizia: credo sia importante e positiva l'iniziativa assunta dal Governo». Lo dice il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento settimanale con la diretta Facebook del venerdì pomeriggio.

«Mi è capitato di ascoltare su questo tema - prosegue il governatore - esponenti del Partito Democratico che sono per la loro storia politica degli esempi di trasformismo e opportunismo. Ieri, qualche esponente del Pd che è uno dei principali responsabili del disastro elettorale del partito e che ora si è riciclato come sponsor della Schlein, parlava con una supponenza davvero insopportabile. Sono 10 anni che mi batto contro questa ipotesi di reato e contro la legge Severino: in Italia ci sono stati 5000 procedimenti giudiziari aperti e 18 condanne. Significa 5000 cittadini che hanno visto la propria vita rovinata perché il livello di imbarbarimento del sistema giudiziario in Italia è tale che un avviso di garanzia ti rovina l'esistenza».

«INCIDENTE E' OMICIDIO, GOVERNO INASPRISCA PENE». «Nel nostro Paese si ripetono situazioni drammatiche: un bambino muore a roma perché quattro irresponsabili fanno una corsa in macchina per mettere le immagini sul loro sito, è qualcosa di sconvolgente. Non è la prima volta che ragazzi irresponsabili, veri e propri criminali, fanno cose inimmaginabili. Non sono incidenti stradali, è omicidio». «Mi auguro - aggiunge il governatore - che in relazione a questi episodi il Governo inasprisca le pene perché non è più tollerabile che bambini muoiano quando escono di scuola o camminando con la mamma sul marciapiede perché ci sono imbecilli che devono fare le corse. Queste vicende non sono più tollerabili nel nostro Paese» sostiene De Luca. 

MIGRANTI. «La morte di centinaia di bambini in mare nel Mediterraneo è un pugno nello stomaco. Sono situazioni che parlano alla nostra coscienza, non è possibile che l'Europa e tutti i paesi non decidano di salvare la vita, perlomeno dei bambini, quando sono in mare».

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