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«Primi con 320 milioni in meno»

«Primi con 320 milioni in meno»

Agenas: Ospedale del Mare al vertice per tempi d’intervento cardiovascolare

NAPOLI. «La Campania ha dimostrato, stando ai numeri che presentiamo qui, di essere la Regione più efficiente e virtuosa, nonostante manchino risorse per trasferimenti nazionali pari a 320 milioni di euro». A parlare è Domenico Mantoan, il direttore generale dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Mantoan interviene al “Laboratorio Sanità 20/30” che si tiene a Napoli, presso Città della Scienza.

INVESTIMENTI, CAMPANIA PRIMA IN ITALIA. Il numero uno dell’Agenas sottolinea quanto la Campania abbia messo in campo «la maggiore quantità d’investimenti per tecnologia e innovazione di tutto il Paese mettendosi così in pari con le altre regioni e potendo così giocare un ruolo determinante nelle politiche sanitarie in Italia».

LA FEDERICO II IN POLE. A tirare la volata sul fronte dei successi per capacità di interventi ospedalieri è l’Università Federico II che risulta essere la struttura con le migliori performance e guida con i suoi numeri impressionanti la crescita indiscutibile che ha fatto la Campania e alcune realtà come l’Ospedale del mare che è il primo ospedale di Italia per tempi di intervento nell’area cardiovascolare in sala il ringraziamento è stato rivolto unanime con applauso al primario dell’Uoc di Cardiologia Bernardino Tuccillo.

IL FONDO SANITARIO NAZIONALE È CRESCIUTO. Mantoan spiega che nel periodo 2018-2021 «il fondo nazionale sanità è cresciuto da 111 a 123 miliardi, ma sono rimaste le diseguaglianze nella ripartizione anche della crescita, infatti il fondo nazionale è cresciuto del + 10% mentre il riparto ha portato in Campania 881 milioni in più cioè solo l’8%, il che significa che mancano all’appello 220 milioni solo per la crescita e 331 milioni per il dislivello dovuto ai criteri».

«CAMPANIA SEMPRE SOTTO LA MEDIA DEI FINANZIAMENTI». I dati presentati dal direttore dell’Agenas dicono che nel periodo 2018-2021 in Italia «si osserva un aumento del valore procapite del finanziamento ordinario. La Regione Campania si attesta sempre su valori sotto la media, nonostante gli incrementi di valori al pari di tutte le regioni».

I CRITERI DI RIPARTIZIONE. Nelle tabelle presentate dal direttore dell’Agenas, si dimostra che se tra i criteri di riparto venisse utilizzato il criterio “popolazione secca” come accade nella maggior parte dei Paesi europei anziché quello in uso in Italia cioè dell’85% popolazione pesata e del 15 % popolazione secca, la Campania salirebbe nel contributo del fondo sanitario indistinto da 11,046 miliardi a 11,367 miliardi, con un incremento fisso annuale di 321 milioni di euro registrando così allo stato un minor finanziamento per ogni cittadino campano di 57 euro.

LE REGIONI DISEGUALI. La classifica delle diseguaglianze per regioni vede con questi vecchi criteri Liguria +76 euro, Friuli +45 euro, Umbria +40 euro, Piemonte + 36 euro e agli ultimi posti Campania -57 euro, Sicilia -29 euro, Calabria 19 euro, Puglia -16 euro.

DE LUCA SODDISFATTO. Di sanità parla Vincenzo De Luca. Reduce dalla conferenza nazionale di Federfarma a Roma (nella foto), il governatore arriva a Città della Scienza e commenta soddisfatto i dati Agenas: «La Regione Campania sostiene da 20 anni viene derubata di 300 milioni di euro, abbiamo perduto fra 5 e 7 miliardi di euro». Poi il governatore attacca sulla distribuzione dei farmaci oncologici: «È intollerabile che ci siano a volte delle persone anziane che stiano ad aspettare un’ora sotto il sole per andare a prendere i farmaci oncologici».

«ONCOLOGICI, I FARMACI SIANO PER TRE MESI». «Ci sono dei pazienti oncologici spiega il governatore che hanno delle cure di lungo periodo e vanno a prendere i medicinali nelle strutture ospedaliere con una distribuzione mensile. Ai nostri direttori ho contestato: anziché fare la distribuzione ogni mese, distribuite tre mesi di farmaci».

L’ATTACCO A FITTO. Quello che non può mancare è l’annosa polemica con il ministro Raffaele Fitto sulla distribuzione dei fondi Ue di Coesione, ma la riunione che doveva esserci a Roma è stata rinviata: «Fitto parla del 34% di spesa di Fondi Ue in Campania. Ma noi abbiamo avuto un incontro con la commissione Ue e abbiamo una spesa certificata del Fesr 2014-20 del 71%. Una percentuale certificata dall’Ue».

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