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Estate cara: in Campania +9%

Estate cara: in Campania +9%

NAPOLI. L’inflazione inevitabilmente finisce per pesare anche sul settore delle vacanze in Campania. Per il 2023 si stima che la dinamica dei prezzi nel turismo registri una variazione tendenziale in aumento pari al 9% rispetto all’anno precedente.

PER I VACANZIERI 234 MILIONI DA SBORSARE IN PIÙ. Ripercussioni più che significative sui consumi dei vacanzieri: l’incremento dell’inflazione genera rincari pari a 234 milioni di euro della spesa turistica di italiani e stranieri che hanno scelto di trascorrere un periodo di villeggiatura nei mesi estivi nelle località campane. Si tratta di un dato che pone la regione tra le cinque più colpite dai rincari. Aumenti che sono superiori di appena un decimale rispetto alla media nazionale che è pari all’8,9% rispetto all’anno precedente, con un differenziale inflazionistico pari +3,3 punti percentuali rispetto all’inflazione acquisita per l’indice generale calcolato dall’Istat al 5,6%. Il dato emerge da uno studio dell’Istituto Demoskopika che ha analizzato l’andamento dei prezzi individuando un «paniere turistico» di beni e servizi comprendenti alcune voci di spesa della classificazione internazionale Ecoicop (European Classification of Individual Consumption by Purpose): servizi di trasporto, servizi ricreativi e culturali, servizi ricettivi e di ristorazione.

PESANO AEREI E PACCHETTI VACANZA. A pesare prioritariamente alcune voci rispetto ad altre con in testa, per inflazione tendenziale al giugno del 2023 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, il trasporto aereo (+23,5%), i pacchetti vacanza (+17,7%) e i servizi di alloggio (+12,8%). E, inoltre, a giugno dell’anno in corso, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo, sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo, fa registrare incrementi su base annua per l’Italia nella maggior parte delle voci del «paniere considerato» superiori ai principali competitor del Belpaese quali Francia, Grecia e Spagna.

LAZIO E LOMBARDIA PIÙ CARE DI TUTTE. Sul versante territoriale, oltre alla Campania, sono cinque i sistemi turistici regionali che presentano un incremento dell'inflazione acquisita turistica superiore alla media italiana: Lazio (+9,5%), Lombardia (9,2%), Toscana (9,1%) e Molise (9,1%) con un rincaro cumulato di 1,6 miliardi di euro, pari a oltre il 40% sulla quota complessiva della spesa turistica imputabile alla crescita dei prezzi. Tra gli incrementi minori Valle d’Aosta (+7,9%), con un impatto pari 20 milioni di euro, e Trentino Alto Adige (+8%).

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