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Asse Campania-Puglia: «Pnrr, una grande truffa»

Asse Campania-Puglia: «Pnrr, una grande truffa»

NAPOLI. «Una grande truffa». Vincenzo De Luca (nella foto) torna ad attaccare la revisione del Pnrr messa a punto dall’Esecutivo. Il governatore campano ribadisce tutte le sue critiche alle modifiche del Piano di ripresa e resilienza, spiegando che «il ministro Fitto ha detto che toglie opere per 16 miliardi, ma ha detto pure non vi preoccupate perché troviamo altri finanziamenti. E quali sono? Quelli del fondo sviluppo e coesione destinati al Sud. È una grande truffa a danno del Sud».

DOPPIO ATTACCO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. Insomma, per De Luca si tratterebbe nient’altro che di una partita di giro. Partecipando alla festa del sindacato Usb a Taranto, il governatore campano e quello pugliese, Michele Emiliano, rilanciano anche la lotta contro l’autonomia differenziata sull’asse Campania-Puglia: «È soprattutto un’alleanza per l’Italia perché qualcuno, in maniera sconsiderata, sta pensando che per mantenere un accordo di governo che vacilla ogni giorno, di sacrificare il Mezzogiorno», tuona il presidente della Puglia 

«È LA FINE DELL’UNITÀ D’ITALIA». Ancora più netto De Luca, per il quale l’autonomia differenziata «è la fine dell’unità d’Italia, è una sorta di controrisorgimento». Per il governatore campano il ddl leghista «significa due cose precise: si rompe il sistema sanitario nazionale e si rompe il sistema scolastico nazionale».

ALLA CAMPANIA MANCANO 30 MILIARDI. Tuttavia, è sulla questione delle disparità territoriali tra Nord e Sud che il presidente campano torna ad insistere, spiegando che «nessuno sa in Italia che per quanto riguarda la spesa pubblica la media nazionale è 16mila euro procapite, la media nel Centro Nord è 17mila euro procapite, nel Sud è 13mila euro». Di conseguenza, per arrivare allo stesso livello del Centro Nord «la Campania dovrebbe avere 30 miliardi in più».

RISCHIO ONDATA DI MEDICI AL NORD. Se questo è il quadro, l’autonomia differenziata può solo peggiorare le cose e aggravare i divari territoriali già esistenti. A cominciare dalla sanità, dove «l’autonomia significa che le Regioni ricche possono fare contratti integrativi per il personale, il che significa che la sanità del Sud la chiudiamo - paventa De Luca - perché avremmo un’altra ondata di migrazioni di professionisti dal Sud al Nord. Per la scuola la stessa cosa». D’accordo anche Emiliano, che sottolinea come «l’errore catastrofico è separare il Nord dal Sud». Infine, De Luca replica tranchant a chi gli chiede delle tensioni con la segretaria del Pd, Elly Schlein, su una sua possibile terza ricandidatura alla Regione: «De Luca farà quello che vuole, mica aspetta il permesso di qualcuno».

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