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«Prete, ci devi trovare casa»: parroco minacciato

«Prete, ci devi trovare casa»: parroco minacciato

SALERNO. Parroco salernitano vittima di insulti, minacce e improperi. A denunciare quanto successo è Don Antonio Montefusco, sacerdote della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di via Madonna di Fatima a Salerno. Il prete, via social, ha raccontato solo l'ultimo di una serie di episodi di "angheria, villania e soprusi" subiti. Questo è quanto riferito da don Antonio Montefusco, il parroco della chiesa Cuore Immacolato di Maria situata nella via Madonna di Fatima nel quartiere Pastena di Salerno. Il parroco ha condiviso un senso di profondo amarezza a seguito di questa aggressione e ha lamentato di essere stato, ancora una volta, vittima di soprusi, crudeltà e vessazioni. Don Antonio si è aperto liberamente su Facebook, condividendo un post dettagliato che esponeva l'incidente verificatosi nella sua chiesa. "Ancora una volta in questa settimana", ha raccontato il religioso, "io, in qualità di parroco di una chiesa nei confini della città, ho subito un attacco da parte di una coppia che esigeva un aiuto finanziario considerevole, minacciando di urlare, insultare e intimidire, e tutto ciò è accaduto a pochi istanti dal suono della campana che annunciava l'inizio della messa". Don Antonio Montefusco ha poi aggiunto che, giunto a quel punto, si è visto "costretto" a fornire aiuto, poiché la minaccia di coinvolgere le forze dell'ordine non suscitava alcuna paura, neppure in coloro che sembravano non avere nulla da perdere. Durante l'aggressione, la coppia ha urlato in modo aggressivo: "Tu, prete, devi trovarci una casa", motivando tale richiesta con l'affermazione che "la magistratura deve intervenire, e intanto noi ci troviamo senza un tetto". Pur non risultando chiaro se si trattasse di uno sfratto esecutivo, dalle parole del parroco emerge chiaramente il livello di terrore che ha vissuto in quei momenti. Il rincrescimento di don Antonio è palpabile nell'epilogo amaro delle sue parole: "Non mi sarei mai aspettato che le richieste di aiuto giungessero come un favore, ma nemmeno che fossero estorte con violenza."

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