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28 Agosto 2023 - 10:49
NAPOLI. Quanto costa alle Regioni italiane il materiale informatico? A rivelarlo un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, che, nell’ambito del progetto Pitagora, ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2021 dalle Regioni (per questa voce di spesa non sono presi in esame i dati dei capoluoghi di provincia in quanto in questo caso non comparabili) per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating. Umbria, Calabria e Campania sono le regioni italiane più virtuose nelle spese per materiale informatico. Sono le uniche tre Regioni che si aggiudicano il rating complessivo AAA nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto Pitagora, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia. In particolare, per questa voce di costo, nel 2021, l’Umbria ha speso 1.600 euro, la Calabria 4.796 e la Campania 14.679. Ad essere promosse per questo tipo di spesa, con un rating complessivo da A a AA, sono anche: con la doppia AA Piemonte (29.517 euro), Veneto (36.080) ed Emilia-Romagna (48.220); e poi Basilicata (10.205) e Puglia (68.980), che si aggiudicano la A singola. Tra le Regioni con performance intermedie figurano, invece: con BBB Marche (37.702) e Lazio (160.270); con BB Liguria (58.785) e Abruzzo (59.698); con B la Toscana (234.921). Mentre risultano non comparabili per questa voce i dati di Lombardia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta. Molise e Sicilia sono le Regioni meno efficienti nella spesa per materiale informatico. Sono le uniche a ricevere la ‘C’, il rating peggiore. Quanto alla Sicilia, nel 2021 ha speso 460.724 euro. Cifra cresciuta costantemente negli ultimi anni.
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