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13 Settembre 2023 - 09:25
Il governatore: «Le mascherine? È buona prudenza cominciarle a usare nei luoghi di aggregazione. A inizio ottobre partiamo con le somministrazioni ad anziani e fragili»
NAPOLI. Un invito a tenere gli occhi aperti sul Covid e a vaccinare fragili e anziani È quello che arriva dal governatore Vincenzo De Luca. «È inevitable che con l’avvio dell’anno scolastico si sia un aumento dei contagi, per questo dobbiamo stare attenti dice a margine di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia -. Intanto, tra il 2 e il 6 ottobre arriveranno i vaccini per contrastare la nuova variante e impegneremo tutte le Asl a somministrarli in primo luogoa gli ospiti delle Rsa pubbliche e private. A inizio ottobre arriveranno anche gli antinfluenzali: dobbiamo fare due vaccini. Cercheremo di fare un lavoro attento e razionale con vaccinazione di massa antinfluenzale e poi anti-Covid per le nuove varianti per la popolazione anziana. Poi seguiremo con attenzione il mondo della scuola». Sulla questione delle mascherine, inoltre, il numero uno di Palazzo Santa Lucia spiega che «se cominciamo a usarle, specie nei luoghi di aggregazione, male non facciamo. Daremo informazioni aggiornate e in tempo utile ai nostri concittadini. E la Campania arriverà un mese prima del ministero della Salute perché qui dobbiamo essere due volte più prudenti per la densità abitativa che abbiamo». Comunque, è la posizione di De Luca, «niente drammi ma attenzione e, soprattutto, vacciniamoci». Nessuna drammatizzazione ma occhi aperti. E soprattutto vacciniamoci».
L’INCONTRO CON GLI INFERMIERI. Poi, intervenendo all’Ordine delle professioni infermieristiche, De Luca sottolinea l’importantissimo lavoro svolto «negli anni del Covid. Ora abbiamo bisogno del vostro aiuto per l’azzeramento delle liste d’attesa che dobbiamo azzerare entro dicembre di quest’anno». Il presidente della Regione Campania, poi, anticipa che «nei prossimi giorni metteremo appunto un progetto-obiettivo con gli infermieri che ci aiuti ad abbattere le liste d’attesa e gli screening, soprattutto oncologici, per allargare la prevenzione sul territorio, nei quartieri». E quando gli viene ricordato che in Campania mancano diecimila infermieri, lo “sceriffo” replica che «abbiamo un buco di circa 15 mila addetti nella sanità, ma non dipende da noi. Nei prossimi giorni vareremo una delibera per autorizzare le aziende sanitarie ad andare oltre la soglia prevista dalla legge attraverso lo scivolamento delle graduatorie». La presidente dell’Opi Napoli Teresa Rea ribadisce la disponibilità della categoria che, però, chiede un riconoscimento visto che si trova operare con carichi di lavoro pesanti e sotto il rischio di aggressioni: «Facciamo tanta formazione per migliorare la preparazione degli infemieri, ma occorrono nuovi modelli organizzativi per dare il giusto riconoscimento professionale agli infermieri».
IL MONITO DI NAPPI. Il tutto mentre il capogruppo regionale della Lega, Severino Nappi, avverte: «Vincenzo De Luca prova a rivestire i panni di “custode” delle scuole attraverso messaggi nemmeno tanto velati che lodano la Dad e che invitano alla prudenza. Non vorremmo che questo fosse il prologo per nuove ordinanze di chiusura degli istituti, dettate da scelte scellerate, totalmente ingiustificate e per di più in contrasto con le direttive nazionali. Ricordiamo al governatore che la linea del “chiudi tutto”, soprattutto nella fase post emergenziale del Covid, ha costretto gli studenti campani in didattica a distanza, il 30 per cento in più rispetto agli altri giovani della Penisola. Arrecando ai nostri ragazzi danni incalcolabili sul fronte non solo dell’istruzione e dell’apprendimento ma della sfera sociale».
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