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29 Settembre 2023 - 17:44
Prima truffata e poi messa a tacere, uccidendola. È questa l'ipotesi investigativa che ha portato in carcere un italiano di 31 anni per l'omicidio della 73enne Anastasia Spiniello uccisa a Mondragone il 18 dicembre del 2018. L'ordinanza della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura, è stata eseguita ieri dai carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone.
L'indagine, spiegano i militari in una nota, è stata complessa e si è avvalsa di intercettazioni telefoniche, riscontri documentali, analisi dei traffici telefonici e dichiarazioni rese da persone informate sui fatti. In questo modo si è potuta ricostruire l'intera vicenda e, in particolare, i rapporti che univano l'indagato e l'anziana. L'uomo era da tempo vicino alla vittima "alla quale forniva assistenza e supporto nei quotidiani bisogni".
Approfittando della fiducia riposta in lui dalla donna, dalla sua avanzata età e dallo stato di solitudine tipico di molti anziani, "le avrebbe, dal 2015 al 2018, fatto stipulare presso istituti bancari ed agenzie finanziarie, più prestiti e cessioni sui ratei di pensione per un ammontare di oltre 27mila euro, fino a condurre la stessa all'impossibilità di onorare i debiti contratti". L'omicidio sarebbe quindi maturato nel momento in cui la 73enne "si sarebbe resa conto del dissesto finanziario a cui l'indagato l'avrebbe portata, al solo scopo di non portare alla luce i movimenti di denaro dallo stesso realizzati". Anastasia Spiniello fu aggredita nella sua abitazione, in via Guicciardini, ricevendo prima un colpo alla testa prodotto da un corpo contundente e poi essendo soffocata con un fazzoletto conficcatole in gola che ne provocò la morte.
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