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Fondi Fas bloccati, De Luca: niente copertura per bradisismo, Comuni a rischio dissesto

Fondi Fas bloccati, De Luca: niente copertura per bradisismo, Comuni a rischio dissesto

"E' grave che non siano stati sbloccati 1 miliardo e 300milioni di euro circa previsti nell'accordo con l'Unione europea per i fondi complementari. Il blocco di questi fondi significa che i Comuni che non portano a termine le opere entro dicembre 2023 devono finanziare con i fondi di bilancio quello che non hanno completato e in Campania questo significa il dissesto certo per 200 Comuni e la mancanza di circa 400 milioni di euro per completare gli interventi". Lo ha affermato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ascoltato in audizione in Commissione Bilancio nell'ambito dell'esame del dl 124/2023 recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese. De Luca ha spiegato che "il fondo complementare della Regione Campania lo avevamo deciso esattamente per questo: per dare una mano ai Comuni perché per contratto le amministrazioni comunali che non completano con fondi Ue, entro dicembre le opere, devono coprire con fondi di bilancio".

I fondi Sviluppo e coesione "sono bloccati da un anno". Sono "bloccati 21 miliardi per il Mezzogiorno" e in particolare per la Campania "sono bloccati 5 miliardi e 6 milioni di euro". E questo crea gravi ricadute sui Comuni ha spiegato De Luca. "Interventi che dovrebbero essere necessari per il bradisismo di Pozzuoli non hanno alcuna copertura finanziaria. Non hanno copertura interventi su viabilita', sulle frane, sull'assetto del territorio", ha incalzato. "Il blocco di questi fondi significa che i Comuni che non portano a termine le opere entro dicembre 2023 devono finanziare con i fondi di bilancio quello che non hanno completato e in Campania questo significa il dissesto certo per 200 Comuni e la mancanza di circa 400 milioni di euro per completare gli interventi", ha argomentato De Luca. Il presidente di Regione ha, dunque, aggiunto che "il fondo complementare della Regione Campania lo avevamo deciso esattamente per questo: per dare una mano ai Comuni perche' per contratto le amministrazioni comunali che non completano con fondi Ue, entro dicembre le opere, devono coprire con fondi di bilancio".

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