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22 Ottobre 2023 - 10:26
L’allarme dalla Campania: in questo modo si creano disparità irreversibili. I camici bianchi sulle barricate: il provvedimento rompe ogni idea di equa distribuzione delle risorse
NAPOLI. «C’è il rischio che aumentino le distanze tra il Nord e il Sud, le disuguaglianze sociali, le disparità dei diritti». Il punto vero. però, è che «quando i cittadini si renderanno conto delle conseguenze, probabilmente sarà troppo tardi». I medici suonano il campanello d’allarme contro la legge sull’autonomia differenziata in discussione in Parlamento. Se venisse approvata, spiegano, darebbe il colpo di grazia alla sanità in Campania e nell’intero Mezzogiorno d’Italia.
L’ALLARME DEI CAMICI BIANCHI. L’allarme i camici bianchi lo lanciano dalla Campania, dove il Sindacato medici italiani (Smi) tiene il suo VII convegno regionale dal quale viene fuori una bocciatura netta e senz’appello: «Il progetto di autonomia differenziata sta procedendo a grandi passi. Se ne discute di più nella società e nei media, a differenza di qualche tempo fa, ma la maggior parte dei cittadini continua ad ignorare decisioni che incideranno molto sull’assetto istituzionale del Paese e sulle condizioni di vita», avverte Mario Iovane, segretario organizzativo del Sindacato medici italiani (Smi), intervenendo all’evento organizzato dallo Smi a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. «La regionalizzazione differenziata spiega prefigura tasse regionali e il trattenimento dei tributi su base territoriale. Si rompe con ogni idea di equa distribuzione delle risorse».
CRITICITÀ CHE RISCHIANO DI AGGRAVARSI. Risorse insufficienti, carenza di personale, forte migrazione di pazienti dal Sud verso il Nord: è evidente che in un tale contesto, sottolineano i medici, l’attuazione del regionalismo differenziato, in assenza di adeguate soluzioni a questo complesso di criticità, finirebbe per aggravare ulteriormente la già precaria situazione della Campania così come di tutte le Regioni del Sud, con il rischio di minarne la coesione sociale, economica e territoriale.
FRAMMENTAZIONE IRREVERSIBILE PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. Per queste ed altre ragioni i medici non hanno dubbi sul fatto che «applicata alla sanità, l’autonomia differenziata voluta dalla Lega «porterebbe all’irreversibile frammentazione del Servizio sanitario nazionale»,spiega ancora il segretario organizzativo, Iovane. Un allarme condiviso dal gotha della dirigenza medica campana e napoletana. L’evento è patrocinato infatti dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Napoli. Tra i partecipanti ci sono il presidente Omceo, Bruno Zuccarelli; Silvestro Scotti, segretario nazionale del sindacato medici di famiglia Fimmg; Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato della dirigenza medica Anaao-Assomed; Pina Onotri, segretario generale nazionale Smi; Claudio Gammella, consigliere nazionale Smi Area Odontoiatria; Pietro Rutigliani, responsabile nazionale Smi per l’Odontoiatria, e altre personalità dell’area medica e odontoiatrica, oltre a rappresentanti di tutte le forze politiche.
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