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Allarme cure in Campania, «servono più soldi»

Allarme cure in Campania, «servono più soldi»

NAPOLI. «Molte persone non fanno le viste mediche, perché non possono pagare i ticket, quindi quei soldi servivano sicuramente». Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, lancia l’allarme intervenendo alla manifestazione pubblica dei lavoratori del comparto sanità organizzata nell’aula magna dell’ospedale Monaldi (nella foto) di Napoli dalla Uilfpl di Napoli e dalla Uilpa Campania.

«LE CONDIZIONI DELLA SANITÀ SONO SOTTO OCCHI DI TUTTI». «Siamo qui per sottolineare che il tema della sanità in Campania e nel Mezzogiorno sono temi cruciali. Le condizioni che noi riscontriamo sono sotto gli occhi di tutti. È uno dei temi che abbiamo posto al Governo», afferma Bombardieri. Il leader della Uil evidenzia che «è necessario, così come prevede la Costituzione, garantire una sanità pubblica in grado di dare ai cittadini risposte decenti».

«UN TRATTAMENTO ECONOMICO PIÙ DIGNITOSO». «Non si parla più dei lavoratori - ha aggiunto Bombardieri -. Si dice che si possono pagare a gettoni, si dice che si possono aumentare gli straordinari, ma hanno bisogno di vivere una vita normale. Continuiamo a chiedere più investimenti, più assunzioni e un trattamento economico dignitoso anche rispetto al tema delle pensioni».

I SOLDI BASTANO SOLO PER COPRIRE L’AUMENTO DEI COSTI. I soldi messi dal Governo nella Manovra per il leader Uil no «servono a malapena a coprire l’aumento dei costi energetici e dei beni e servizi». È necessario garantire una sanità pubblica, in grado di dare ai cittadini e ai lavoratori risposte decenti».

«I MEDICI PENALIZZATI». Nell’aula magna dell’ospedale Monaldi, moderati dalla segretaria regionale della Uil, Camilla Iovino, si susseguono gli interventi. Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di Napoli e Campania, spiega che «non solo non sono state messe risorse adeguate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, ma anche sulle pensioni i medici e gli infermieri sono stati penalizzati», sottolinea Sgambati. Il leader regionale del sindacato aggiunge: «Nella sanità delle regioni meridionali si concentrano le maggiori criticità e squilibri che confermano la distanza tra Nord e Sud del Paese, squilibri difficili da recuperare. E allora penso che su altri fronti si può anche non essere d’accordo con il presidente della Regione, De Luca, ma quando dice che la quantità di risorse assegnate alla Campania penalizza il nostro territorio, dice la verità».

ATTACCO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. Attacco anche sull’autonomia differenziata: «Anche qui - dice il leader della Uil Campania - ci sono enormi contraddizioni, vogliono l’autonomia delle regioni ma poi accentrano le decisioni, come è successo per la Zes unica». All’iniziativa sono intervenuti anche Nicola Di Donna, segretario generale della Uil Fpl di Napoli e Campania, Pierluigi Di Benedetto, segretario generale della Uilpa di Napoli e Campania, Sandro Colombi, segretario generale della Uilpa nazionale e Rita Longobardi, segretaria della Uil Fpl nazionale.

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