Tutte le novità
06 Gennaio 2024 - 09:09
De Luca: «Serve la polizia. E il Governo pensi a un aumento delle pene per le violenze negli ospedali». Sangiuliano: «Questi fatti avvengono da anni in Campania, sono frutto di un sistema al collasso»
NAPOLI. Esprime vicinanza ad Anna Procida, l’infermiera aggredita al Pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. «La mia solidarietà a lei e a tutto il personale medico che, soprattutto nei pronto soccorso, si trova ad affrontare situazioni a volte al limite della bestialità. Faccio appello anche alle forze di polizia affinché valutino con grande attenzione, sulla base delle risorse esistenti, la possibilità di istituire posti nei nostri pronto soccorsi più a rischio».
Il governatore Vincenzo De Luca, incentra sulla sanità il consueto appuntamento social del venerdì. «Non è possibile che il nostro personale debba andare a lavorare come se andasse in trincea o in guerra. Credo che sia arrivato il momento che il Governo nazionale affronti il problema di un aumento delle pene le aggressioni negli ospedali» sottolinea il presidente della Regione Campania. Definendola «fumo con la manovella», secondo De Luca nella conferenza stampa della premier Giorgia Meloni «ci sono stati due grandi assenti: la sanità e il Sud». E aggiunge: «Sono stati stanziati tre miliardi di euro, dice, anche per ridurre le liste d’attesa. È una grande falsità, perché serviranno a malapena per il rinnovo del contratto del personale sanitario. C’è una carenza grave di personale e manca una programmazione seria per risolvere il problema. La nostra proposta per dare in tempi rapidi una risposta al problema è di contrattualizzare da subito, a tempo indeterminato, i giovani laureati in medicina quando si iscrivono alla specializzazione e per chi decide di andare a lavorare nel pronto soccorso deve avere un’integrazione salariale di mille euro al mese e il riconoscimento del lavoro usurante consentendo a chi lavora in questo settore di andare in pensione un po’ prima».
Un passaggio anche su test di Medicina: «Ho letto che si sta lavorando per modificare il sistema delle prove d’ingresso. Stanno cominciando a vegliarsi dopo la battaglia della Regione Campania». De Luca, infine, annuncia «battaglia di fronte alla truffa politica dell’autonomia differenziata» e torna all’attacco sui Fondi sviluppo e coesione ricordando di aver fatto tre diffide per avere le risorse. «Meloni ha aggiunto una altra cosa grave ed è quella della capacità di spesa delle Regioni che non c’entra nulla con lo sblocco dei fondi. Bisognerebbe dire che gli apparati pubblici sono sottodimensionati, soprattutto in merito ai Comuni che sono le prime stazioni appaltanti».
A intervenire sulle vicende della sanità campana è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: «La mia più forte e convinta solidarietà ad Anna Procida, infermiera dell’ospedale di Castellammare di Stabia, vittima di una inaccettabile e violenta aggressione che deve essere fermamente condannata e perseguita. Questi fatti negli ospedali campani, purtroppo, avvengono da un decennio e sono il frutto perverso di un sistema marcio e al collasso. Non io, ma autorevoli studiosi ammettono che la sanità in Campania, nonostante medici e personale paramedico di prim’ordine, sia un diritto negato. I medici e gli infermieri campani sono eroi che lottano ogni giorno in un contesto degradato. A loro tutta la stima. Ora si invocano i posti di polizia nei presidi sanitari. Ben vengano. C’è da chiedersi perché in 8 anni non siano stati messi, perché non si bandiscano concorsi per rafforzare gli organici e perché non venga varato un nuovo piano di edilizia ospedaliera per riqualificare le strutture sanitarie».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo